Cinquantesimo giorno di guerra in Ucraina. E le ostilità tra russi e ucraini sembrano proprio non voler vedere una fine. Durante l’ultima notte diverse città sono finite sotto i bombardamenti dell’esercito di Vladimir Putin. Anche la capitale Kiev dove, dopo un attacco, alcuni quartieri sono rimasti senza energia elettrica. L’azione di Mosca sarebbe una risposta ai bombardamenti avvenuti in territorio russo nei giorni scorsi. Intanto, il direttore della Cia, William Burns, avverte sui rischi legati alla disperazione di Putin che potrebbe decidere di utilizzare la bomba atomica.
“Data la disperazione del presidente Putin e della leadership russa, viste le battute d’arresto che hanno affrontato militarmente finora, nessuno di noi può prendere alla leggera la minaccia del potenziale uso di armi nucleari tattiche o a bassa resa. – dichiara il direttore della Cia Burns – Ovviamente siamo molto preoccupati. E so che il presidente Biden è profondamente preoccupato di evitare una terza guerra mondiale, di evitare la soglia in cui un conflitto nucleare diventa possibile”.
Proprio il presidente americano Joe Biden si è detto disponibile a recarsi personalmente in Ucraina al più presto. “Sì, la mia amministrazione sta prendendo questa decisione ora”, risponde Biden ai giornalisti che gli chiedono se sia pronto a partire per Kiev.
Mentre Burns lanciava l’allarme su un possibile rischio atomico, la situazione sul campo in Ucraina si fa sempre più drammatica. “Queste sono aree esclusivamente pacifiche dove non ci sono infrastrutture militari”, spiega alla tv ucraina Oleh Syniehubov, capo dell’amministrazione militare della regione di Kharkiv parlando delle zone residenziali della città bombardate dai russi. “Sono in corso ostilità attive. E le nostre forze armate stanno trattenendo il nemico in modo che non possano trasportare le loro attrezzature nelle regioni di Luhansk e Donetsk”, aggiunge Syniehubov.
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