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Giletti condurrà Non è l’Arena dalla Piazza Rossa di Mosca

La notizia è di quelle che faranno certamente discutere. Massimo Giletti condurrà Non è l’Arena direttamente dalla Piazza Rossa di Mosca. L’anticipazione l’ha data il Corriere della Sera, anche se non si capisce se il giornalista sarà già in Russia per condurre la prossima puntata del talk show di La7, in onda la domenica sera. Il Corriere spiega anche che l’organizzazione dell’evento insieme alle autorità moscovite sarebbe in corso da tempo.

Massimo Giletti

Già qualche settimana fa, Massimo Giletti era finito sulla graticola a causa della sua scelta di condurre una puntata di Non è l’Arena da Odessa, la città portuale ucraina che proprio in quel momento stava subendo un attacco missilistico russo. In quel caso Giletti è stato accusato di spettacolarizzare la guerra solo allo allo scopo di aumentare la sua audience. Secondo le indiscrezioni, il conduttore e i suoi collaboratori starebbero anche trattando per avere come ospite Marija Zakharova, portavoce del ministro degli Esteri Sergej Lavrov.

Probabile ospite della puntata moscovita di Non è l’Arena dovrebbe essere anche Antonio Gramsci. Il nipote diretto del teorico del Partito Comunista italiano, è un musicista, docente e scrittore che abita in Russia da tempo. Il quotidiano Repubblica rende invece noto che la produzione di La7 avrebbe già prenotato un locale che si affaccia proprio sulla Piazza Rossa. “Giletti ha pronto il visto, spiegano fonti diplomatiche e conferma la produzione del programma”, spiega il giornale.

Moscow. USSR. Red Square. Photo TASS / Vasily Yegorov; Alexei Stuzhin Москва. Вид на Красную площадь. Фото Василия Егорова и Алексея Стужина /Фотохроника ТАСС/

“Giletti vuole fare questa puntata e tutto è pronto, ma siamo ancora in alto mare con gli ospiti. Abbiamo fatto un lungo lavoro dall’Italia, ma la mancanza di un riferimento diretto a Mosca non aiuta. Gli imprenditori italiani, poi, temono contraccolpi negativi. La trasmissione è pensata sulla Piazza Rossa, ma non in esterna. Noi, certo, vorremmo il conduttore a Mosca, ma eviteremmo volentieri una situazione in cui si trovasse da solo in trasferta e con gli ospiti da intervistare tutti nello studio romano. Sarebbe surreale”, dichiara Rachele Fontanesi, produttrice esecutiva di Non è l’Arena.

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