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Medici no vax tornano in ospedale, la protesta del chirurgo: “Umiliante, mi dimetto”

Non si placa la polemica esplosa dopo la decisione del governo Meloni di reintegrare sul posto di lavoro con due mesi di anticipo il personale sanitario no vax. La protesta più clamorosa decide forse di metterla in atto il chirurgo Vincenzo Carrozza, che sta operando anche in Ucraina per salvare la vita ai soldati che combattono contro i russi. Prima con un post su Facebook e poi intervistato dal Fatto Quotidiano, il medico annuncia le sue dimissioni perché ritiene il ritorno in ospedale dei medici no vax “scellerato e pericoloso”.

No vax tornano in ospedale, chirurgo si dimette

“Se tornano i no vax in ospedale io mi licenzio. La medicina è una cosa seria. Non una barzelletta. – così il dottor Vincenzo Carrozza si sfoga su Facebook dove annuncia la volontà di dimettersi – Si concede il diritto a degli stregoni di ritornare a esercitare la loro mala medicina nelle corsie e nei reparti degli ospedali del Servizio sanitario nazionale. Si concede il diritto a dei potenziali untori di infettare pazienti ospitalizzati, dunque fragili per definizione. In qualità di medico chirurgo non posso accettare che la mia professione, e la salute di tantissimi pazienti, sia messa in mano a cinquemila potenziali untori. Per questo motivo non mi resta, come atto di protesta civile, che rassegnare le mie dimissioni”.

“Questa è una cosa che deve uscire. – aggiunge poi Carrozza intervistato dal Fatto Quotidiano – Non può essere che noi siamo stati ligi alle regole per i pazienti, per noi stessi e perché io credo nella scienza, come tutti i medici, e poi il governo dà un segnale per dire ‘fate quello che volete tanto poi la passate liscia’. Io non voglio che licenzino i miei colleghi, però che facciano in modo che non nuocciano. Certamente si tratta di medici che non sono scientifici e quello che hanno studiato evidentemente lo hanno dimenticato. Io so che se c’è un’epidemia si rischia la morte. L’unica cosa che può salvarci, e nel futuro ci saranno altre epidemie, sono i vaccini”.

“Essendo spesso in missione, ho preso tre volte il Covid, ma grazie a Dio sono vaccinato. Se non lo fossi stato, sarei morto. – sostiene il medico – Io devo andare sulle evidenze scientifiche altrimenti non sono più un medico, ma uno stregone. Il reintegro dei medici no vax negli ospedali è scellerato ed è pericoloso. Ho già scritto la lettera di dimissioni e l’ho mandata a mia moglie, che è d’accordo con me, con la preghiera di protocollarla in ospedale. Quando sarò lì andrò a spiegare le mie ragioni al direttore generale e al direttore sanitario. A meno che non ci siano ripensamenti da parte del ministro”, conclude.

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