Valutare quali siano le migliori aziende in Italia dove lavorare non è un compito semplice. Esistono diversi criteri di giudizio che si potrebbero applicare, ma uno dei più rilevanti è senza dubbio quello basato sull’esperienza diretta dei lavoratori stessi. Proprio seguendo questa logica, Great Place to Work Italia ha stilato una classifica che si fonda sull’analisi di migliaia di feedback raccolti da oltre diecimila operai, conosciuti anche come “blue collar”. Lo studio ha coinvolto cinquanta aziende italiane operanti nel settore manifatturiero, rivelando significative differenze nella percezione del clima lavorativo tra operai e impiegati. In particolare, nelle 15 aziende che occupano le posizioni di vertice, il Trust Index, un indicatore che misura la soddisfazione media, raggiunge il 69% tra gli operai, mentre per gli impiegati sale al 78%. Al di fuori di questa élite, il divario diventa ancora più marcato, scendendo a 48% contro 60%, evidenziando uno scenario più complesso.
Tra le aziende che si distinguono, al primo posto troviamo Mondelēz International, un colosso dell’industria alimentare presente in oltre 150 Paesi. È questa realtà a guidare la classifica del 2024 dedicata ai “Best Workplaces for Blue Collar”, dimostrando un ambiente particolarmente apprezzato dai suoi lavoratori. Ma chi completa il podio? In seconda posizione si piazza AbbVie, una multinazionale biofarmaceutica impegnata nella ricerca e nell’innovazione per migliorare la qualità della vita delle persone, seguita da Johnson & Johnson, un nome di riferimento nel settore della salute grazie alle sue soluzioni innovative in ambito farmaceutico e di dispositivi medici. Queste aziende rappresentano un modello di eccellenza, non solo per la qualità dei prodotti e servizi offerti, ma anche per l’attenzione posta al benessere dei dipendenti.
Scorrendo la classifica, dal quarto al quindicesimo posto, si trovano altre aziende di primo piano nel panorama manifatturiero italiano. Tra queste spiccano Andriani, Ard Raccanello Spa e Gruppo Unox, tutte operanti nel settore della manifattura e produzione, insieme a realtà come Industrie De Nora e Tesya Group, attive nei servizi industriali. Ogni azienda offre un esempio di come sia possibile creare un ambiente di lavoro positivo anche in ambiti operativi spesso considerati complessi, evidenziando l’importanza di politiche aziendali orientate alla soddisfazione del personale.
Chiudono la lista delle migliori aziende dove lavorare in Italia nomi come La Marzocco International, Eli Lilly e Gruppo Sapio, che operano in settori che spaziano dalla produzione alla biotecnologia e farmaceutica. Seguono Mazzoleni Spa, Vimec S.r.l., Endress+Hauser Sicestherm e Davines Group, tutte aziende manifatturiere di grande rilievo. Queste realtà condividono un approccio che pone al centro i lavoratori, contribuendo a creare un clima aziendale capace di favorire la motivazione e il senso di appartenenza. La classifica di Great Place to Work rappresenta dunque uno strumento utile per evidenziare quelle aziende che hanno fatto del benessere dei dipendenti una priorità, offrendo un esempio concreto di come un ambiente positivo possa tradursi in successo.