Doccia fredda per Giorgia Meloni in Europa. Il Consiglio dei ministri dell’Interno dell’Ue, riunito oggi a Bruxelles, ha infatti già fatto sapere che “non ci sarà alcuna decisione” sul tema migranti. I vertici della Commissione europea e del Consiglio europeo reso noto che, dal loro punto di vista, non esiste alcuna emergenza immigrazione nel Mediterraneo, come invece denunciato più volte dal governo italiano, protagonista anche di un durissimo scontro diplomatico con la Francia di Emmanuel Macron.
Insomma, quello di oggi nella capitale belga sarà soltanto un vertice interlocutorio, dove non si prenderà nessuna decisione operativa. Niente da fare dunque per le speranze del nostro presidente del Consiglio di trovare una soluzione che chiuda di fatto le coste italiane all’immigrazione clandestina. Rimandato anche l’esame del piano in 20 punti proposto dall’esecutivo europeo.
Il problema per il premier Meloni e per il suo governo è che la maggior parte dei 27 Paesi membri dell’Ue non considerano un’emergenza quella dei migranti nel Mediterraneo. Germania, Francia e Austria hanno già fatto sapere di voler bloccare sul nascere le proposte italiane. Anzi, al nostro Paese vengono rinfacciate anche carenze sui cosiddetti movimenti secondari dei migranti nel Vecchio continente.
Per non parlare dei Paesi dell’est come Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Romania che hanno già trovato la scusa che, con l’arrivo dell’inverno, altre centinaia di migliaia di ucraini potrebbero decidere di abbandonare il loro Paese, privo di luce e riscaldamenti per colpa dei bombardamenti russi, come già era accaduto durante la scorsa primavera subito dopo lo scoppio della guerra.
Vista la situazione, una decisione definitiva sul tema migranti dovrebbe slittare almeno all’anno prossimo. Ma molto probabilmente non ci sarà un accordo per la redistribuzione in Europa dei migranti sbarcati in Italia. E nemmeno un’intesa su un decreto flussi valido in tutta l’Unione europea. “I dibattiti di emergenza sono utili, ma non sufficienti quando abbiamo le soluzioni permanenti. – ha dichiarato qualche giorno fa il vicepresidente della Commissione europea Margheritis Schinas – Le soluzioni sono qui a portata di mano. Possiamo farlo, e lo faremo. Ma c’è la necessità di una soluzione europea in materia di asilo e migrazione, compresa la ricerca e il salvataggio”.
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