Dopo qualche giorno di forzato silenzio, Aboubakar Soumahoro torna a far parlare di sé. Il deputato eletto nelle file dell’Alleanza Verdi-Sinistra decide infatti di pubblicare un lungo e approfondito dossier sul suo sito internet. Lo scopo è quello di difendersi dalle accuse piovute addosso alla sua famiglia di sfruttare i migranti ospitati nelle cooperative gestite da suocera e moglie. Un’onta per un ex sindacalista e bracciante come Soumahoro che proprio non ci sta. Nel documento il parlamentare annuncia anche il suo addio al Gruppo Verdi-Sinistra per trasferisri nel Misto.
“Mi ha francamente stupito e amareggiato, ad eccezione di qualche parlamentare, l’assenza della solidarietà umana e del supporto politico da parte del gruppo parlamentare Alleanza Verdi-Sinistra con il quale sono stato eletto da indipendente. – si sfoga così Aboubakar Soumahoro – Dopo un’attenta e sofferta meditazione sul piano umano e politico, ho maturato la decisione di aderire al gruppo parlamentare Misto per proseguire la mia attività di parlamentare”.
“Ha fatto tutto da solo, non abbiamo più avuto nessun confronto, né sappiamo di dossier. – questa le replica irritata della capogruppo alla Camera di Alleanza Verdi-Sinistra, Luana Zanella – Mi sarei aspettata una comunicazione più diretta e meno burocratica, mentre ho solo ricevuto per conoscenza la sua lettera al presidente Lorenzo Fontana”.
“Non sono stato compreso. – scrive ancora Aboubakar Soumahoro nel suo dossier parlando del ‘diritto all’eleganza’ della moglie Liliane Murekatete – Mi riferivo al diritto di chiunque di vestirsi come meglio crede. Tuttavia trovo davvero singolare che mi si chieda di esprimere un giudizio di valore circa foto della mia compagna risalenti a quattro anni prima che io la conoscessi. Le sue foto sono state riprese da quotidiani, siti e rotocalchi che hanno sottolineato e commentato il suo modo di vestirsi, la tipologia di abbigliamento e accessori utilizzati, etc. Soprannominata provocatoriamente ‘lady Gucci’, la donna è stata al centro di una serie di pesanti commenti e insinuazioni da parte della stampa e di opinionisti di varia natura”.
“Una persona di colore va bene finché è un ‘negro da cortile’, finché protesta con gli striscioni, cosa che peraltro ho fatto mille volte e non smetterò mai di fare, se è povero e sta ai margini. Ma se prova a fare un salto di qualità immediatamente disturba”, denuncia Soumahoro. Secondo lui il modello della Lega Braccianti, con i lavoratori dei campi non solo stranieri ma anche italiani “che si autodeterminano e si autogestiscono, fa molta paura, toglie potere a un sistema di assistenzialismo che ha come obiettivo quello di mantenere lo stato di emergenza, semplicemente perché finché c’è emergenza ci sono soldi a pioggia per gestire l’emergenza, e, dal momento che nulla accade per caso, forse questo può far comprendere perché vi sia stato così tanto ingiustificato accanimento nei miei confronti”, conclude.
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