Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, decide di tagliarsi lo stipendio che percepisce come inquilino del Quirinale. Per la posizione che ricopre, avrebbe diritto a 239mila euro lordi all’anno. Ma Mattarella ha chiesto espressamente di ricevere una somma che ammonti esattamente al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per il suo mestiere di professore universitario. Ovvero 179mila euro all’anno, 60mila in meno di quanto gli spetterebbe come capo dello Stato.
Insieme all’annuncio di tagliarsi lo stipendio, Mattarella conferma anche, come aveva già fatto durante il suo primo settennato al Quirinale, di voler rinunciare all’adeguamento dell’assegno personale all’indice dei prezzi al consumo. In questo caso l’adeguamento verso l’alto della sua pensione sarebbe stato di circa 16mila euro. Entrate zero in casa Mattarella, invece, per quanto riguarda il vitalizio come ex parlamentare al quale ha rinunciato da tempo.
Per quanto riguarda la guerra scoppiata in Ucraina, invece, Sergio Mattarella ritiene che questo conflitto “non riguarda un Paese lontano ma ciascuno di noi”. Secondo il capo dello Stato “la pace è in pericolo ma i popoli dell’Europa non sono disposti a piegarsi alla violenza dell’uso della forza”. Insomma, aggiunge preoccupato il presidente, l’Europa “rischia di precipitare in una spirale di guerra e in un vortice di conflitti di cui è impossibile vedere sviluppi”.
Sergio Mattarella denuncia il fatto che “si è abbattuta con violenza sull’Europa una tragedia, non su un solo Paese ma su l’intera Europa, mettendo a rischio pace e libertà. Gli italiani devono essere, e lo saranno certamente, intransigenti, determinati e uniti. Non possiamo accettare che la follia della guerra distrugga quello che i popoli dell’Europa hanno costruito”, conclude il presidente della Repubblica.
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