Mario Giordano ha pubblicato un pezzo imperdibile su Panorama su questa nostra società drogata di medicinali. Qualche giorno fa avevamo ripreso un articolo altrettanto interessante apparso incredibilmente su LaStampa. Giordano, però, riesce anche ad andare oltre. E scrive: “A forza di prendere farmaci, le persone sane si ammalano pure. Ma chi può fermare la macchina di Big Pharma? Che cosa importa se i farmaci fanno bene o male? L’importante è venderli… E così le vendite dei farmaci procedono a gonfie vele: lo Stato è arrivato a spendere 23,5 miliardi di euro l’anno, contro i 16 miliardi di dieci anni fa. È troppo forte l’interesse economico che spinge i farmaci: il mercato della paura e delle malattie non conosce crisi. Anzi. Che consumiamo troppi farmaci, e spesso inutili, è sicuro”. (Continua a leggere dopo il post)
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Scrive ancora Mario Giordano: “Qualche tempo fa il British Medical Journal ha pubblicato una ricerca del King’s College di Londra e della London School of Economics. Hanno preso in esame 68 indicazioni di farmaci oncologici fra il 2009 e il 2013. Ebbene: dopo tre anni era risultato che solo 24 su 68, cioè il 35 per cento, aveva provocato un aumento della sopravvivenza (e, comunque, per meno di tre mesi) e solo il 7 per cento aveva provocato un aumento della qualità della vita. Ciò significa, in parole poverissime, che il 65 per cento dei farmaci oncologici non sono stati introdotti per portare beneficio a chi quei farmaci li assume. Ma solo per portare beneficio a chi li produce. Nel luglio 2019 sempre il British Medical Journal pubblicò un’analisi di Beate Wieseler, dell’istituto pubblico tedesco che studia la qualità e l’efficienza della salute. La Wieseler aveva messo sotto osservazione tra il 2011 e il 2017 la bellezza di 216 nuovi farmaci introdotti nel sistema con tutte le benedizione e le autorizzazioni del caso. Ebbene: solo il 54 per cento, cioè il 25 per cento, uno su quattro, avevano portato beneficio. Ciò significa che tre farmaci su quattro introdotti nei sei anni studiati dalla ricercatrice erano risultati del tutto inutili. Potevamo evitare di assumerli. E soprattutto evitare di pagarli”. (Continua a leggere dopo il post)
“Qualcuno ci guadagna, ma non è la nostra salute”, denuncia Mario Giordano. Ma quanti sono i farmaci che producono effetti tossici? “L’associazione francese indipendente Prescrire ha appena aggiornato la lista (per il 2024) dei farmaci che fanno più male che bene. Sono 105, di cui molti commercializzati anche in Italia. Si va dal diclofenac (Voltaren) al kétoprofène (Ketum), dall’oxomemazina (lbplexil) al caolino (Gastropax). Qualcuno accusa la rivista Prescrire di fare troppo allarmismo. […] Ma nessuno fa l’analisi comparativa tra le medicine. E sapete perché? Semplice: perché anche tutta la ricerca scientifica è finanziata dalle case farmaceutiche, le quali non hanno come primario obiettivo quello di curare i malati. Ma quello di curare i bilanci”.