Beatrice Fazi è un’attrice salernitana che oggi ha 50 anni. Intervistata dal quotidiano La Stampa, rivela di aver subito molestie sessuali da una “star famosissima”, ma di aver rifiutato le sue avances. La sua testimonianza si inserisce nel filone delle denunce che diverse protagoniste del mondo dello spettacolo stanno facendo in questi giorni. La Fazi però critica anche il movimento MeToo italiano che, a suo modo di vedere, “è stata una caccia alle streghe”.
Nel corso dell’intervista Beatrice Fazi racconta che, appena arrivata a Roma dalla sua città d’origine Salerno, mentre era in compagnia di alcune amiche notò per strada un set cinematografico montato all’isola Tiberina. A quel punto incontrarono “una star famosissima. Era un po’ più grande di noi e noi l’adoravamo. Già all’epoca era molto famoso. Oggi è diventato un importante attore, regista e produttore”.
“Tra un ciak e l’altro, con la faccia di tolla che mi ritrovo, sono andata a chiedergli un autografo. – ricorda l’attrice – Ci mettiamo quindi a parlare, gli dico del mio sogno di fare l’attrice. E lui allora mi chiede il numero di telefono: ‘Così poi ti faccio chiamare dal responsabile delle comparse: magari da cosa nasce cosa’. Io gli lascio il numero fisso di casa. Pochi giorni dopo mi chiama e mi invita per un caffè”. Invito che lei accetta senza problemi.
I due si incontrano e iniziano a fare un lungo giro in auto. “Per tutto il tragitto gli racconto della mia famiglia, delle mie aspirazioni. – spiega la Fazi – Finché non mi rendo conto che ci siamo fermati in un posto squallidissimo, sperduto. A quel punto lui prova a baciarmi. Io lo respingo, imbarazzata. Per fortuna non insiste”. Poi lui le avrebbe detto: “Guarda, scendo un attimo perché devo andare al bar a comprare il latte per il bambino. Aveva un figlio piccolo e una moglie a casa. Non sono scappata dalla macchina solo perché non sapevo dove eravamo. Dopodiché mi scarica alla prima metro”.
“Chi fa certe cose è gente intoccabile contro cui non c’è partita. – aggiunge poi sconsolata l’attrice – Purtroppo viviamo ancora in una società fortemente patriarcale. E noi donne ci siamo giocate male le nostre carte. Questa è una parità apparente. Il femminismo è stato sradicato. Noi non volevamo diventare ‘come’ gli uomini. Alla fine siamo quasi peggio di loro”. Secondo Beatrice Fazi, infine, il movimento MeToo italiano “è stata una caccia alle streghe, anzi una caccia al capro espiatorio. Si è alzato un polverone attorno a uno solo affinché tutto il resto non venisse intaccato. Infatti non è cambiato nulla”.
Potrebbe interessarti anche: Violenza sulle donne, la denuncia dell’attrice: “Molestata 30 volte, figure che hanno fatto la storia di Rai e Mediaset”