Arrivano brutte notizie dal campo di battaglia dell’Ucraina per l’esercito russo. Secondo l’ultimo rapporto dell’intelligence della Gran Bretagna, infatti, il numero dei soldati di Vladimir Putin morti in questa guerra sarebbe già simile al totale delle vittime sovietiche durante l’invasione dell’Afghanistan. Peccato però che quel conflitto durò ben nove anni, mentre quello in Ucraina è scoppiato da appena tre mesi
“Nei primi tre mesi di quella che Putin chiama l’operazione militare speciale in Ucraina, la Russia ha probabilmente subito un bilancio di vittime simile a quello dell’Unione Sovietica durante i nove anni di guerra in Afghanistan”, si legge nell’ultimo aggiornamento di intelligence del ministero della Difesa di Londra. La colpa, prosegue la nota, “è una combinazione di tattiche scadenti, limitata copertura aerea, mancanza di flessibilità e un approccio di comando pronto a rafforzare il fallimento e a ripetere gli errori”.
“In passato l’opinione pubblica russa si è dimostrata sensibile alle vittime subite durante guerre per scelta. – spiegano ancora gli 007 di Sua Maestà – Mentre continuano ad aumentare le vittime subite in Ucraina, le perdite diventeranno più evidenti e l’insoddisfazione per la guerra e la volontà di esprimerla potrebbero crescere”.
A questo proposito, secondo il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate di Kiev, ammonterebbero già a 29.200 le perdite tra i soldati russi dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, avvenuta il 24 febbraio scorso. L’armata putiniana avrebbe lasciato sul campo anche 1293 carri armati, 3166 mezzi corazzati, 604 sistemi d’artiglieria, 201 lanciarazzi multipli, 93 sistemi di difesa antiaerea, 204 aerei, 170 elicotteri, 2206 autoveicoli, 13 unità navali e 476 droni. Numeri tutti da verificare naturalmente, ma che in qualche modo danno l’idea delle enormi difficoltà incontrate dall’esercito russo in Ucraina.
Potrebbe interessarti anche: Ucraina, l’appello di Zelensky: “Inferno in Donbass”