La notizia della raccolta firme in corso tra i parlamentari del M5S fedeli a Luigi Di Maio, allo scopo di formare gruppi autonomi in Parlamento, sta scuotendo la politica italiana. Tutti gli addetti ai lavori pensavano infatti che una eventuale scissione all’interno del Movimento fosse stata perlomeno posticipata. Dopo il durissimo scontro degli ultimi giorni tra il ministro degli Esteri e il leader Giuseppe Conte sul tema dell’invio di armi in Ucraina, i pentastellati sembravano tornati almeno momentaneamente compatti nel sostegno ad una mozione unitaria del governo Draghi. Ma ora la mossa a sorpresa di Di Maio rimescola le carte.
Tra i primi a commentare le indiscrezioni che giungono dalle agenzie di stampa c’è il leader di Italia Viva Matteo Renzi. “La discussione dei 5 Stelle è semplicemente imbarazzante e ridicola per loro. – dichiara Renzi all’assemblea di Elettricità Futura commentando – Non cambierà niente, si stanno dividendo per capire chi rientra in Parlamento la prossima volta. È l’epilogo del M5S. – sentenzia il fondatore di Iv – Però siccome la battaglia contro di loro l’ho fatta quando erano potenti, forti, oggi penso sia tempo perso parlarne, non c’è neanche più gusto. Sono finiti”, conclude tagliando corto.
“Luigi Di Maio ha il problema che gli scadono i due mandati. – attacca invece il giornalista del Fatto Quotidiano Peter Gomez – In questi dieci anni è molto cresciuto. Ha creato grandi relazioni anche internazionali. Mi dicono che abbia finalmente imparato a parlare bene l’inglese. Sembra una piccola cosa ma è molto importante. L’altra questione è che per sette anni è stato il più fiero avversario dell’establishment.
“Ha deciso invece, perché nella vita spesso si nasce incendiari e si muore pompieri, di allearsi all’establishment. – affonda ancora il colpo Gomez – E l’establishment che lui ha tanto contestato lo sta accogliendo a braccia aperte”, conclude.
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