Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, cancella l’appuntamento a Parigi dopo le accuse del ministro dell’Interno, Gerald Darmanin, all’Italia. In un’intervista radiofonica, il francese ha accusato il Governo Meloni di essere “incapace di gestire il problema” immigrazione. In un tweet appena pubblicato, il ministro degli Esteri italiano ha dichiarato che non prenderà il volo per Parigi. “Non andrò a Parigi per il previsto incontro con Catherine Colonna (ministra per l’Europa e gli Affari esteri, ndr). Le offese al governo ed all’Italia pronunciate del ministro Darmanin sono inaccettabili. Non è questo lo spirito con il quale si dovrebbero affrontare sfide europee comuni”. A nulla è valsa la nota ufficiale dell’omologa francese di Tajani, che sottolineava la necessaria bilateralità sulla questione migratoria e il rispetto per l’Italia. Dopo il tweet, Tajani ha rilasciato un’intervista al Tg4: “Il ministro dell’Interno francese ha fatto dichiarazioni incomprensibili, inaccettabili, una pugnalata alle spalle, prima di parlare avrebbe dovuto riflettere sulle conseguenze delle sue parole. “Ci siamo confrontando con le realtà del Nord Africa e non solo. Ma l’Italia da sola non basta, il Piano Mattei da solo non basta”. Il resoconto della crisi diplomatica e delle reazioni dei politici.
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La Francia ha attaccato nuovamente il governo italiano per il problema dell’immigrazione. Il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin ha dichiarato in un’intervista radiofonica che il governo Meloni è “incapace di affrontare il problema”. Secondo Darmanin, il governo italiano, guidato secondo lui dall’estrema destra, non è in grado di gestire il problema dell’immigrazione per cui è stato eletto.
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Francia, il ministro Darmanin attacca la Meloni sull’immigrazione
Questa affermazione del ministro francese Darmanin è arrivata pochi giorni dopo l’annuncio della prima ministra francese Elisabeth Borne, che ha dichiarato all’Assemblea nazionale che il governo di Parigi si appresta a schierare 150 gendarmi e militari alla frontiera con l’Italia per rafforzare i controlli contro i passaggi illegali legati all’immigrazione clandestina. Il governo francese teme che l’ondata di migranti approdati sulle coste italiane possa risalire la penisola tentando di raggiungere la Francia, senza che il governo Meloni faccia nulla per fermarli.
Tuttavia, l’azione della Francia contro il governo Meloni potrebbe essere motivata anche da ragioni politiche interne. L’Eliseo ha dovuto rimandare l’approvazione della nuova legge sull’immigrazione perché non dispone dei numeri sufficienti in Parlamento. Pertanto, la Francia potrebbe cercare di fare la “voce grossa” contro l’Italia e, in particolare, contro “gli amici di Marine Le Pen”, per cercare di recuperare consensi.
Tanto tuonò che piovve: salta la missione del ministro degli Esteri Antonio Tajani prevista proprio per oggi a Parigi. Tutta colpa naturalmente dell’attacco di Darmanin alla Meloni sull’immigrazione. Il titolare della Farnesina aceva fissato in agenda un incontro in serata con la pari grado francese Catherine Colonna. Un faccia a faccia previsto già da tempo. Ma dalla delegazione del ministro berlusconiano avevano già avvisato che il viaggio in Francia rischiava di essere cancellato in mancanza di un chiarimento “deciso e definitivo” da parte del governo francese per le dichiarazioni giudicate “offensive e totalmente inaccettabili” di Darmanin. È arrivata la nota del ministero degli Esteri francese, ma non quella di Darmanin, e Tajani ha deciso di non partire.
Il ministero degli Esteri francese aveva provato a ricucire: “Rapporto basato sul rispetto reciproco”
L’Afp aveva rilanciato una nota del ministero degli Esteri, di segno totalmente opposto. Il tema immigrazione “è una sfida comune” e Parigi intende lavorare insieme all’Italia. Il governo francese desidera collaborare con l’Italia per affrontare la sfida comune rappresentata dal rapido aumento dei flussi migratori“. È quello che si legge nella nota del Quai d’Orsay. Il ministero degli Esteri francese ha anche sottolineato che il rapporto bilaterale tra Italia e Francia è “basato sul rispetto reciproco, tra i nostri due Paesi e tra i loro leader”. Non è servito a far cambiare idea a Tajani.
Crosetto: “Basta con le interferenze nella vita pubblica italiana”
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, fa quadrato. “Questa strana e incomprensibile attitudine di alcuni esponenti di governi europei di cercare di interferire nella vita pubblica italiana oggi ha superato il livello di guardia. Il ministro degli Interni francese Gerald Darmanin dovrebbe presentare scuse formali al nostro governo e al presidente Meloni. La verità è che di tutto abbiamo bisogno in questo momento tranne che di ulteriori divisioni. Non occorre un genio per capire che incrinare i rapporti tra Paesi fondatori della Ue non può che indebolire ognuno di noi. Gli enormi flussi migratori cui assistiamo oggi sono purtroppo frutto dei troppi errori compiuti per decenni in Africa da molte nazioni. Sarebbe meglio riflettere su queste scelte sbagliate ed evitare di farne di nuove piuttosto che cercare la polemica a tutti i costi, magari per fini politici interni”.
“Molti parlano dell’importanza del trattato del Quirinale, ma per essere conseguenti bisognerebbe rispettarlo e attuarlo e non ferirlo con uscite fuori misura. Come Italia, abbiamo proposto un nuovo piano Mattei per l’Africa e lo abbiamo messo a disposizione di tutti i Paesi della Ue. Vorremmo parlare anche con la Francia di come risolvere i problemi dell’immigrazione in modo serio e comune, non litigare in pubblico per ottenere un titolo di giornale o un voto in più”.
Conte: “Governo incapace, ma sta a noi italiani dirlo”
In visita a Terni, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha fornito il suo punto di vista. “Per quando riguarda le dichiarazioni del ministro dell’Interno francese dico che spetta solo a noi italiani riconoscere che questo governo è incapace. Questo governo è incapace, ma lo dobbiamo dire noi. Non si devono permettere ministri francesi e stranieri di interferire nelle nostre cose”.
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