Flavio Briatore ha espresso forte disappunto riguardo ad un recente articolo scritto da Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera. L’articolo in questione ha messo in luce alcune operazioni finanziarie legate alla concessione balneare del Twiga. Si evidenzia che l’incasso da un singolo cliente per il mese di agosto, pari a 18.600 euro, copre il canone d’affitto annuale dovuto allo Stato per la concessione della spiaggia, fissato a 17.619 euro. Il fatturato annuo dell’attività si aggira tra gli 8 e i 9 milioni di euro.
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Tuttavia, l’elemento che ha suscitato la reazione dell’imprenditore non riguarda le finanze, bensì le descrizioni fisiche dei clienti del locale. Briatore, con una lettera inviata alla redazione del quotidiano, ha manifestato il suo disaccordo: “trovo fuori luogo e incivile che il Corriere abbia fatto ‘body shaming’ verso i clienti del nostro stabilimento”, ha scritto l’imprenditore, citando alcune delle frasi presenti nell’articolo di Roncone.
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La lettera di Briatore
Nella sua lettera, Briatore si riferisce ad alcune descrizioni fisiche presenti nell’articolo che, a suo parere, sono fuorvianti e offensive. L’imprenditore sottolinea come, in altre nazioni come gli Stati Uniti, tali descrizioni avrebbero potuto portare a una denuncia con pesanti conseguenze per il giornalista e la testata.
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La replica di Roncone
Fabrizio Roncone, autore dell’articolo contestato, ha risposto alle critiche di Briatore con una certa ironia, minimizzando l’argomento del body shaming e sottolineando che le persone descritte non sono state identificate. Inoltre, ha ammesso di aver trascorso un tempo piacevole al Twiga, sebbene abbia riscontrato alcuni problemi, come bagni in cattive condizioni, dei quali ha dichiarato di avere delle foto.
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