C’è una Lega che inizia a sfaldarsi, a fare un passo indietro, a voltare le spalle a quel Salvini tornato di colpo all’opposizione e ora costretto ad affrontare passaggi delicati, complessi. Una Lega incarnata in queste ore da Carmelo Lo Monte, che ha comunicato al presidente della Camera Fico di voler passare al Gruppo Misto abbandonando il Carroccio: “L’ho fatto perché ho capito che Salvini è un nordista di vecchia razza, uno che dal Sud vuole solo i voti, che sulla nostra isola ha raccattato personaggetti inconsistenti elevandoli a presunti leader regionali”.
Ma il malumore è anche tra i fedelissimi della Lega, come Borghezio, tornati a caldeggiare l’idea di ridare l’antico lustro e l’originaria efficacia al consiglio federale. “Quello dove un tempo, pur nell’assoluto dispotismo di Bossi, si discuteva davvero: e Maroni, Calderoli e Giorgetti, e per un certo tempo Reguzzoni, fungevano quantomeno da filtro che vagliava le idee e le strategie intelligenti da quelle che non lo erano”. “Per farlo – spiega Borghezio – Salvini dovrebbe circondarsi di consiglieri, e non di leccaculo”.
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