Una Lega che ha perso il suo ruolo di forza di governo, confinata di colpo all’opposizione dalle scelte avventate del suo Capitano. E che ora rischia di lasciare per strada anche il suo vero tesoretto, il Sud del Paese, quello che aveva iniziato incredibilmente ad ammiccare al Carroccio dimenticando le sue origini fortemente radicate a nord e che ora, invece, sta voltando altrettanto rapidamente le spalle al partito di Salvini.
“Il calo è il risultato fisiologico della decisione di Matteo Salvini di aprire la crisi, non ha più l’immagine dell’uomo vincente. E questo lo penalizza soprattutto al Sud, dove l’elettorato era più fresco e dunque meno fidelizzato. La decisione di un governo con il Pd gli fa recuperare un po’ di consensi a sinistra. Ma resta ben lontano dai successi delle Politiche, quasi 13 punti percentuali sotto”.
E il Pd cosa guadagna dall’operazione Conte bis? “Nulla, anzi perde quasi un punto percentuale, era il 22,7% alle Europee, ora è al 21,1”. Salvini, complessivamente, “perde tra i moderati. L’area di centro che lo aveva premiato per le politiche sull’immigrazione e la sicurezza. Perde molto al Sud, in media l’8-10%. Secondo le nostre stime potrebbe essere adesso al 17%. Che è comunque tanto per un partito che è stato tradizionalmente il partito del Nord. Ma segna un’inversione di tendenza.
La Lega fa guerra al Capitano: pronto un piano per arginare Salvini