La Lega stravince le elezioni europee, arrivando a toccare il 34 per cento e diventando così il priamo partito in Italia. Il Pd sorpassa i 5Stelle, crollati al 17 per cento. Questi i verdetti che arrivano dallo spoglio dei voti delle elezioni europee. Un risultato che potrebbe far tremare il governo. Perché è quasi rovesciato il rapporto di forza tra i due alleati, rispetto alle politiche del 4 marzo. Anche se Matteo Salvini, in una conferenza stampa in cui parla con il rosario in mano, dice: “Non regoliamo i conti, non chiediamo poltrone, il lavoro del governo prosegue”.
Il risultato molto deludente del Movimento 5 Stelle, che anche a causa dell’astensione nel Sud Italia è passato dal 32,68 per cento del 2018 a circa il 17 per cento, torna a far sperare il Partito Democratico, che domenica ha ricevuto poco meno del 23 per cento dei voti.
Anche Forza Italia è calata molto rispetto alle politiche del 2018, passando dal 14,1 per cento all’8,77 per cento: un risultato solo di poco migliore di quello di Fratelli d’Italia, che invece è cresciuto passando dal 4,35 per cento del 2018 al 6,47 per cento. In tutto ha votato il 56,09 degli aventi diritto, in leggero calo rispetto alle europee del 2014. Nessun altro partito, oltre questi 5, è riuscito a superare lo sbarramento del 5 per cento richiesto per eleggere deputati al Parlamento Europeo: +Europa si è fermato al 3,09 per cento; la lista Europa Verde è arrivata al 2,29 per cento; La Sinistra è all’1,74 per cento e tutte le altre liste minori hanno preso meno dell’1 per cento a testa.
Il grosso calo del Movimento 5 Stelle e il notevole risultato della Lega, che è stato anche uno dei partiti che ha fatto meglio a livello europeo, saranno le cose di cui si parlerà di più nelle prossime settimane, perché di fatto cambiano i rapporti di forza tra i due partiti della maggioranza di governo. Matteo Salvini, domenica sera, ha ribadito di non avere intenzione di far cadere il governo o chiedere un rimpasto.
Salvini ha detto: “Il mio avversario resta la sinistra, gli alleati di governo sono amici con i quali domani si torna a lavorare serenamente”. Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle, non ha invece diffuso commenti sul risultato del voto e sembra che ne parlerà solo lunedì pomeriggio, a margine di un incontro per provare a risolvere la crisi di Mercatone Uno. In Francia ha vinto il Rassemblement National (RN), di destra radicale, che è diventato il primo partito davanti a quello del presidente Emmanuel Macron, En Marche.
In Germania il primo posto è saldamente della CDU di Angela Merkel col 28 per cento; dietro ci sono i Verdi con il 20 per cento, mentre i Socialisti sono solo terzi con uno dei peggiori risultati della loro storia, al 15 per cento. In Spagna i Socialisti del primo ministro Pedro Sánchez hanno ottenuto il 33 per cento dei voti, al secondo posto è arrivato il Partito Popolare, Vox (di destra radicale) ha preso il 6 per cento, in netto calo rispetto alle politiche del mese scorso.
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