Rispettando il pronostico, la Commissione Europea ha inviato una richiesta di chiarimenti al governo italiano per capire le ragioni del nuovo aumento del debito pubblico, in particolare tra il 2017 e il 2018. La missiva, firmata dal vice presidente Valdis Dombrovskis e dal commissario agli affari monetari Pierre Moscovici e indirizzata al ministro dell’Economia Giovanni Tria, è propedeutica a un rapporto sul debito che potrebbe essere pubblicato la settimana prossima.
Nella lettera, i cui contenuti sono stati anticipati dal Sole 24 Ore, i due esponenti comunitari notano che il paese “non ha effettuato progressi sufficienti nel corso del 2018 per rispettare il criterio del debito”. In questa ottica, chiedono al governo di elencare i “fattori rilevanti” che spiegano questa situazione.
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Una risposta è attesa entro venerdì 31 maggio. Nella missiva, Valdis Dombrovskis e Pierre Moscovici confermano che l’esecutivo comunitario sta lavorando sulla preparazione di un rapporto sullo stato del debito. È da notare che la lettera è stata firmata dall’autorità politica e inviata al ministro. In passato, ossia nell’autunno del 2018, la stessa missiva era stata inviata dal direttore generale per gli affari economici della Commissione europea, Marco Buti, e inviata alla sua controparte al Tesoro, Alessandro Rivera.
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Finora il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker si è voluto comprensivo con lìItalia, stretto tra il desiderio di rispettare il Patto di Stabilità e la paura di innervosire i mercati. Non si può escludere che continui ad esserlo, in cambio però di nuovi sforzi per rimettere in carreggiata i conti pubblici del 2019.