Nella giornata di giovedì 24 novembre il Parlamento Europeo riunito a Strasburgo ha approvato a maggioranza una risoluzione in cui chiede alla Commissione europea e al Consiglio di “resistere” alle pressioni dell’Ungheria e di adottare contro il governo di Budapest misure punitive legate alla cosiddetta ‘condizionalità’ sullo Stato di diritto, che tra le altre cose prevedono la sospensione di alcune erogazioni di fondi comunitari. Sul provvedimento però il centrodestra italiano si spacca, con Lega e Fratelli d’Italia che votano contro, mentre Forza Italia vota a favore.
Il testo contro l’Ungheria di Viktor Orban è stato approvato con 461 voti a favore, 124 contrari e 33 astenuti. Secondo il Parlamento europeo, le 17 misure presentate da Budapest e negoziate con la Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen, “non sono sufficienti a far fronte al rischio sistemico sussistente per gli interessi finanziari dell’Ue”, anche e venissero mese in atto tutte quante. Gli eurodeputati chiedono alla Commissione di chiarire quali saranno i mezzi per assicurarsi che i fondi Ue arrivino effettivamente ai beneficiari finali.
Secondo quanto si apprende, dunque, il centrodestra si è spaccato sul voto. A votare contro la risoluzione del Parlamento di Strasburgo, che chiede di resistere alle pressioni dell’Ungheria sullo sblocco dei fondi europei, sono stati la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Ma, mentre i rappresentanti meloniani hanno votato in blocco contro, quelli salviniani si sono ulteriormente divisi.
Controllando i tabulati della votazione, infatti, si scopre che la leghista Cinzia Bonfrisco ha votato a favore. Mentre Gianna Gancia è l’unica ad essersi astenuta. Gli altri esponenti del Carroccio hanno votato invece in maniera contraria. Compatta anche la delegazione di Forza Italia in Europa che ha votato convintamente a favore. Anche qui c’è però un’eccezione. Si tratta di Massimiliano Salini che si è astenuto.
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