Guerra aperta tra Fratelli d’Italia e il Fatto Quotidiano, con il partito a schierarsi dalla parte di Giorgia Meloni dopo gli attacchi ricevuti dalle pagine della testata da parte di Marco Travaglio. La diretta interessata aveva subito risposto al giornalista accusandolo di istigazione all’odio, dose rincarata dal senatore di FdI vicepresidente del Copasir Adolfo Urso: “Indicare gli obiettivi da colpire nei capi della opposizione con lo stesso linguaggio che utilizzavano le prime Brigate Rosse è gravissimo, tanto più a fronte degli allarmi sulla possibile recrudescenza del terrorismo. Così facevano allora proprio quelli che furono chiamati i ‘cattivi maestri’. Mai più!”.
“Credo che la questione debba essere affrontata dagli organi preposti alla sicurezza nazionale tanto più a fronte delle dichiarazioni fatte proprio stamane dal ministro dell’Interno che ha paventato un ‘autunno caldo’ su cui purtroppo sì possono innescare le azioni di gruppi eversivi o terroristici. Su questo massima attenzione e nessuna tolleranza verso chi invoca la violenza criminale” ha concluso il senatore Urso.
“Per il vicepresidente del Senato e senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa, “la logica degli anni ’70 tanto cara a sinistra per cui nelle piazze si gridava che uccidere un fascista non era reato, oggi viene riproposto dal Fatto Quotidiano con un articolo tanto inaccettabile quanto pericoloso. Incitare all’odio e all’eliminazione fisica dell’avversario politico non può e non deve passare sotto silenzio. Bene hanno fatto tutte le forze politiche a prendere le distanze dal quotidiano diretto da Marco Travaglio che evidentemente deve avere gravi problemi se si immiserisce in simili operazioni per acquisire o confermare lettori tra la parte più becera della sinistra”.
Nell’articolo si leggeva: “Dovrei elencare anche le difese puntuali e articolate che ogni volta gli esponenti di FdI devono inventarsi per giustificare o minimizzare: una volta ‘non è iscritto’, un’altra volta ‘è una ragazzata’, oppure ‘è stata una leggerezza’ o ancora ‘era carnevale’. Insomma, per dirla con la lingua loro, otto milioni di piroette per allontanare da sé i sospetti di fascismo, preoccupazione un po’ inutile visto che tre indizi fanno una prova, dieci indizi fanno una certezza e dopo cento indizi dovrebbero intervenire i partigiani del Cln con lo schioppo”.
Tante però anche le voci che si sono levate a difesa di Travaglio, con gli utenti che hanno spiegato come di fatto “nessuno abbia invocato esecuzioni o violenze. C’è soltanto un passaggio in cui si ironizza sulla tendenza di Fratelli d’Italia a negare la propria vocazione fascista. Se poi non riuscite a capirlo, peggio per voi”.