Tutti contro tutti nel centrodestra all’indomani della rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale. Ciascun leader politico della coalizione prova a scaricare sugli altri la responsabilità di non essere riusciti ad eleggere un presidente proveniente dalla loro area politica. Matteo Salvini annuncia per martedì prossimo la convocazione di un consiglio federale della Lega allo scopo di “aprire una profonda riflessione”. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, intanto, parla apertamente di “coalizione a pezzi” e di centrodestra da rifondare.
“Da questa elezione la coalizione ne esce a pezzi. Per quanto mi riguarda, a livello parlamentare non esiste più, si è polverizzato pur essendo maggioranza nel Paese. Va rifondato e da oggi io lavoro a questo. Nulla è perduto. È questo il giudizio senza appello dato dalla Meloni nei confronti dell’attuale situazione del centrodestra dopo la batosta del Mattarella bis.
“Con questo Parlamento non puoi decidere niente di buono, non è più rappresentativo. – si sfoga ancora la Meloni – Ricordo che all’ultimo vertice di coalizione eravamo tutti, ripeto tutti, contrari alla rielezione di Mattarella. Tanto che ho fatto una battuta: ‘Non possiamo votare no a Mattarella’. Poi non so che è successo, e ancora non lo so”. Così la leader di Fdi ribadisce il retroscena già raccontato su quelle ore febbrili.
“Io ho sentito Salvini l’ultima volta in mattinata. – racconta poi Giorgia Meloni ospite di Porta a Porta – Mi ha mandato un messaggio e mi ha chiesto: ‘Sei in ufficio? Salgo’. Ma da allora non l’ho più sentito”. Insomma, alla pasionaria della destra italiana non è andato proprio giù l’atteggiamento degli alleati che le avevano fatto credere fino all’ultimo di essere uniti. Salvo poi ‘pugnalarla’ con la scelta di piegarsi alla volontà della maggioranza dei parlamentari, terrorizzati dall’idea di dover rinunciare a stipendio e pensione in caso di caduta del governo Draghi.
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