Un lungo corteggiamento che sta iniziando però a stancare Giorgia Meloni, che da tempo ha messo gli occhi su Matteo Salvini e continua le manovre di avvicinamento alla Lega, convinta che Forza Italia sia ormai ai minimi termini e decisa a superare il partito di Berlusconi per proporsi come seconda forza del centrodestra italiano, fianco a fianco col Carroccio. Tante parole d’amore espresse verso il vicepremier negli ultimi giorni. Alternate però anche a qualche frecciatina.
Intervistata da Franco Bechis per Il Tempo, infatti, la Meloni ha puntato il dito contro i continui compromessi ai quali Salvini è costretto a scendere per andare avanti insieme ai Cinque Stelle. Ricordando così come, al netto di tanti punti in comune, tra i due partiti esistano delle distinzioni precise, iniziate ai tempi del governo Conte: “Lì è stato fatto un errore a monte: pensare che ci potesse dividere le competenze”.
“Con la Lega che ha ottenuto di occuparsi di temi che aveva più a cuore come sicurezza e immigrazione, con posizioni che sono lontane anni luce da quelle del M5s. I grillini – dice ancora la Meloni – per digerire quei temi hanno ottenuto di occuparsi di lavoro, politica economica e produzione, chiedendo alla Lega che era lontana anni luce dalle loro scelte, però di sostenerle come avevano fatto loro sul resto”.
I margini di manovra di Salvini sono ristretti, la Meloni glielo riconosce ma anche per questo gli rimprovera la permanenza nel governo con i grillini: “Salvini non ha potuto fare nulla di diverso – ha aggiunto – perché i 5 stelle sono molto più forti di lui sul piano del voto parlamentare. Hanno molti più eletti. E questa considerazione è stata proprio quella che mi ha diviso da Matteo al momento della formazione di questo governo”.
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