Era stato un anno orribile quello di Gilberto Benetton, scomparso a 77 anni dopo che di recente le sue condizioni di salute si erano aggravate. Un uomo capace di perfezionare un impero dagli interessi diversificati, ben oltre i noti maglioni colorati di famiglia, lontano dalle telecamere e dalla notorietà fino al drammatico crollo del ponte Morandi a Genova. Lì, parlando al Corriere della Sera, aveva assicurato di voler andare fino in fondo nella ricerca delle responsabilità, lui che era l’unico dei fratelli Benetton presenti nel consiglio del gruppo Autostrade. Non abbastanza per sottrarsi all’odio di social spietati, con gli utenti a riempire lui e i suoi parenti di insulti. Un odio che non si è fermato nemmeno di fronte alla morte.
Sempre riservato, dedito al lavoro, Gilberto era stato al centro di operazioni di rilevanza internazionale, dallo sviluppo della rete Autogrill ormai estesa anche negli Stati Uniti, dove la società di servizi autostradali realizza il 50% del fatturato, agli aeroporti, con l’acquisizione della maggioranza degli scali della Costa Azzurra, dopo gli Aeroporti di Roma, fino alla conquista della spagnola Abertis per la creazione con Autostrade del primo gruppo europeo del settore per dimensioni. A pesare sulle sue condizioni di salute era stata di recente, oltre alla tragedia di Genova, la scomparsa del fratello minore Carlo a luglio. Una morte che lascia ora nell’incertezza la famiglia, che resta guidata da Luciano(83 anni ), tornato da poco in fabbrica per il rilancio dell’abbigliamento, e dalla sorella Giuliana (81), da poco vedova.
La notizia della scomparsa di Gilberto ha però riacceso la rabbia degli utenti italiani verso una famiglia che, dalla tragedia del ponte Morandi in poi, era stata colpita da odio e feroci accuse, una storia imprenditoriale completamente ribaltata. “
Anche i ricchi piangono. Ma no, questi non piangono, faranno un cenone” si legge così, tra i tanti commenti. “So’ state le maledizioni di ponte de Genova, speriamo che funzionino per tutta la stirpe”. “Fantastico! Spero che abbia sofferto. Adesso tocca alla sua schiatta infernale di parassiti”. “Ogni tanto muore pure uno di questi dannati scrocconi. Benetton, famiglia di oligarchi italiani che hanno lucrato con le privatizzazioni farlocche”. E via così, in un crescendo senza fine.
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