Mario Draghi non entrerà in politica in vista delle elezioni del 2023. È lo stesso presidente del Consiglio a dare in anteprima questa clamorosa notizia, rispondendo ad una domanda di un giornalista nel corso della conferenza stampa seguita all’approvazione della riforma del Csm da parte del Consiglio dei ministri.
“È stata una discussione ricchissima e anche molto condivisa grazie anche alle numerose interazioni con i partiti e il ministro Cartabia e il sottosegretario Garofoli. – dichiara il premier Draghi commentando in conferenza stampa il via libera del Cdm alla riforma del Csm – C’è l’impegno ad adoperarsi con i capigruppo per l’approvazione della riforma prima dell’elezione del prossimo Csm e la necessità di un pieno coinvolgimento delle forze politiche insieme al rispetto dei tempi”, precisa il premier.
“Si darà priorità assoluta in Parlamento alla riforma. Con la consapevolezza di un pieno coinvolgimento delle forze politiche. Non ci sarà la fiducia e i partiti hanno assicurato l’impegno a sostenere la riforma”, aggiunge il premier, secondo il quale sulla riforma restano “differenze” nella maggioranza di governo. Ma c’è anche “l’impegno corale” a superare le divergenze e ad arrivare ad un “testo concordato” prima dell’elezione del prossimo Csm. “Ci sono delle differenze di opinioni che sono rimaste. È stato possibile modificare molto marginalmente il testo. Ma c’è l’impegno corale a superarle e a raggiungere questo risultato in tempi utili per l’elezione del prossimo consiglio”, spiega anche Draghi.
Poi, la domanda inattesa di un giornalista che gli chiede conto di un suo possibile impegno politico nel 2023, magari nel ruolo di federatore di un nuovo movimento di centro. “Lo escludo. Ho visto che tanti politici mi candidano a tanti posti in giro per il mondo mostrando grande sollecitudine. Ma vorrei rassicurarli che se decidessi di lavorare un lavoro lo trovo da solo”, taglia corto Mario Draghi.
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