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Giorgia Meloni, la rivelazione dalla Spagna sul padre: “Condannato per traffico di droga”

Francesco Meloni condannato a nove anni di carcere per traffico di droga. La notizia la riporta il quotidiano spagnolo Diario de Mallorca che racconta fatti avvenuti in Spagna quasi 30 anni fa, del 1995. Il padre di Giorgia Meloni venne fermato nel porto di Maó, a Minorca, con 1.500 chili di hashish su una barca a vela proveniente dal Marocco. A quell’epoca però la premier in pectore aveva già rotto tutti i rapporti con il padre dal 1988, quando aveva 11 anni. Lui aveva abbandonato la moglie Anna Paratore e le figlie Arianna e Giorgia, quando la attuale leader di Fratelli d’Italia aveva solo un anno.

Giorgia Meloni

Il padre di Giorgia Meloni è stato dunque condannato a nove anni per traffico di droga, secondo quanto sostiene la stampa iberica. Fatti che come detto risalgono al 1995, quando l’uomo non aveva alcun rapporto da tempo con la figlia Giorgia e con il resto della sua prima famiglia. Intanto aveva avuto due figli da un’altra donna, anche loro arrestati insieme a lui e al genero.

Francesco Meloni negli anni ’80 si era trasferito alle Isole Canarie, dove gestiva il ristorante Marqués de Oristano nell’isola di La Gomera e aveva altre due aziende nella provincia di Santa Cruz de Tenerife. Poi, come lui stesso ha raccontato, arrivò la bancarotta e la successiva decisione di trasportare quella enorme partita di hashish dal Marocco alla Spagna per conto di un trafficante marocchino.

“In realtà io non ricordo di aver mai vissuto con mio padre, è andato via di casa che avevo più o meno un anno. – ha raccontato Giorgia Meloni al giornalista Peter Gomez – Quindi non è una persona con la quale ho avuto un quotidiano tale da parlare di politica anche in adolescenza”. Poi, in un’altra intervista, la leader di FdI ha ammesso che quando il padre morì non provò “né odio né dispiacere. Non provai nulla. Era come se fosse morto un personaggio della tv, solo questo. Vuol dire che qualcosa di profondissimo si è scavato nell’inconscio di una bambina. E questa sì che è una cosa che mi fa arrabbiare”.

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