La vicenda della cosiddetta lista di proscrizione dei presunti putiniani d’Italia sta facendo discutere ormai da giorni. A sganciare la bomba è stato il Corriere della Sera con un articolo firmato da Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini. Secondo il Corriere, che ne pubblica in bella vista anche le fotografie, i servizi segreti avrebbero aperto dei dossier su alcuni giornalisti e intellettuali per cercare di capire se vengano segretamente foraggiati da Mosca. Tra loro anche il professore della Luiss, Alessandro Orsini, e il giornalista freelance, da anni in Donbass, Giorgio Bianchi. Ma ad Enrico Montesano non sta bene questa caccia alle streghe. E così il comico decide di rispondere a modo suo.
Nella mattinata di venerdì 10 giungo compare su Facebook un post a firma di Enrico Montesano. L’immagine pubblicata sembra un vero articolo del Corriere della Sera, con tanto di intestazione e di nomi degli autori del pezzo, proprio la Guerzoni e la Sarzanini. Si tratta però effettivamente di una fake news montata ad arte dal comico romano che, infatti, nell’intestazione premette: “Per par condicio…non sarebbe cosa ingiusta…”.
Poi, ecco il titolo del finto pezzo del Corriere: “”La rete di Biden in Italia, chi sono influencer e opinionisti che fanno propaganda per Washington”. Nel sottotitolo si legge che “il materiale raccolto dal Copasir individua i canali usati per la propaganda e ricostruisce i contatti. Così la ‘macchina’ fa partire la controinformazione nei momenti chiave attaccando quelli dalla parte dei russi”. Una chiara presa in giro dell’articolo originale pubblicato dal quotidiano milanese.
Nella fotografia montata da Enrico Montesano si vedono i volti di otto giornalisti: Lilli Gruber, David Parenzo, Federico Rampini, Gianni Riotta, Alan Friedman, Enrico Mentana, Fabio Fazio e Roberto Saviano. Tutti evidentemente considerati dal comico come parte della quinta colonna a stelle e strisce presente in Italia al servizio della Casa Bianca.
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