Una scelta apparentemente innocua, quella del protagonista del prossimo remake del classico Disney La Sirenetta. Una favola senza tempo che sarà raccontata di nuovo sul grande schermo, come già accaduto a tante storiche produzioni del passato, e che vedrà al centro della scena la cantante afroamericana Halle Bailey, chiamata a interpretare il ruolo di Ariel.
Cosa c’è di male, penserete voi? Apparentemente niente. L’attrice e cantante 19 enne è infatti un personaggio molto popolare, pronta a calarsi nella parte il prima possibile. Eppure la designazione ha scatenato la rabbia di molti amanti dei classici Disney o presunti tali, abituati ormai da 30 anni all’idea del personaggio di Ariel come quello di una sirena dalla pelle diafana, con una inconfondibile chioma rossa in contrasto con la coda verde.
Gli utenti hanno così violentemente rigettato l’idea che la protagonista potesse avere la chioma e la carnagione scura. Poco importa se la Disney ha già stravolto l’immagine originaria della Sirenetta nell’adattamento della favola scritta da Hans Christian Andersen nel 1837. Nella storia originaria, infatti, Ariel, aveva sì la pelle bianca, ma aveva anche un’infinita chioma bionda. E non solo: nel racconto originario la Sirenetta non finiva con lo sposarsi con il bel principe Eric (che in realtà convolava a nozze con un’altra donna) ma moriva suicida, divenendo schiuma di mare.
Il regista Rob Marshall ha rivendicato la scelta di affidare il ruolo alla giovane attrice, colpito non solo dalla sua “gloriosa voce” (aspetto razionalmente più influente nello svolgimento delle dinamiche della storia), ma anche dal fatto che Halle Bailey sia in possesso di “quella rara combinazione di spirito, cuore, gioventù, innocenza e sostanza: tutte qualità intrinseche necessarie per interpretare questo ruolo iconico”. Non sono mancati, purtroppo, insulti esplicitamente razzisti nei confronti della ragazza.
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