Un caso che ha fatto e continua a far discutere, quello della professoressa di una scuola di Palermo, Rosa Maria Dell’Aria, sospesa per due settimane dall’insegnamento a causa del lavoro svolto da alcuni dei suoi ragazzi, che avevano realizzato un video e una serie di slide in cui accostavano il decreto sicurezza voluto da Matteo Salvini alle leggi razziali. Una vicenda rilanciata dai media e dai social, con gli utenti divisi come sempre. A decidere il provvedimento, il dirigente di Palermo Marco Anello, in corsa per coprire la carica di dirigente regionale e secondo il Pd forse troppo ossequioso nei confronti del ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, leghista.
Come racconta il Corriere della Sera, t
utto parte infatti da un tweet inviato due mesi fa a Bussetti da un attivista di destra, Claudio Perconte, raccontando con qualche iperbole il senso di slide e video prodotti all’istituto industriale Vittorio Emanuele di Palermo dai ragazzi impegnati in una ricerca sui migranti: “Salvini-Conte-Di Maio? Come il Reich di Hitler, peggio dei nazisti. Una professoressa ha obbligato dei quattordicenni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?”.La domanda è stata posta all’ufficio scolastico provinciale trasformato in un tribunale con sorpresa della prof che a quel punto s’è affidata a un legale, il figlio, Alessandro Luna, la cui memoria difensiva non ha impedito la sospensione scattata l’11 maggio. Adesso che tutto è diventato pubblico, a scuola i ragazzi protestano difendendo la prof e i colleghi avviano una raccolta firme perché il provvedimento rientri. Come spera ancora l’avvocato Luna: “Gli studenti hanno fatto un paragone tra leggi razziali e decreto sicurezza partendo da un ragionamento sui diritti umani. Dopo aver letto tanto, anche il libro Questa sera è già domani di Lia Levi, premio Strega 2018, e le dichiarazioni di Liliana Segre”.La professoressa si è detta intanto “molto amareggiata per l’accaduto. Io ho dedicato la mia vita alla scuola, ai miei ragazzi. Non credo di meritare tutto questo, ho sempre lavorato senza altro intento che non sia la formazione del libero pensiero. La slide con Salvini? Non c’era alcun orientamento politico, il video risulta da un’elaborazione fatta dai ragazzi, basata sulle letture sui diritti umani fatte nel corso dell’estate. Hanno trovato dei punti del decreto sicurezza potenzialmente in violazione di tali diritti, volevano sollevare un dibattito. Ognuno aveva opinioni diverse, si è discusso con educazione”.
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