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La profezia di Feltri su Draghi: “Non durerà molto, si sta rompendo le scatole”

Tempi duri per Mario Draghi alla presidenza del Consiglio. Il premier italiano deve fronteggiare le bizze dei partiti che compongono la sua maggioranza, sempre più incontrollabili a mano a mano che le elezioni si avvicinano. Ma Draghi deve incassare anche le inaspettate bordate del Wall Street Journal che lo accusa di tentennare troppo sulle sanzioni alla Russia dopo l’invasione del Donbass. Dulcis in fundo, ci si mette Vittorio Feltri, ospite di Myrta Merlino a L’aria che tira, a pronosticare vita breve per lui a Palazzo Chigi.

Vittorio Feltri e Mario Draghi

“La mia sensazione è che Draghi si stia rompendo le scatole di avere una maggioranza così composita e poco disciplinata”, spara subito a zero Vittorio Feltri rispondendo ad una domanda della Merlino. “E quindi prevedo che non durerà molto a Palazzo Chigi. – questa la sua fosca profezia sul futuro politico del premier – Prima o poi sbatterà la porta e se ne andrà fuori dai piedi, lasciandoci tutti con un palmo di naso”.

“Questa non è una previsione. È una sensazione. – precisa Feltri – E comunque poi vedremo che cosa accadrà. Si potrebbe anche ipotizzare che le elezioni che dovrebbero avvenire il prossimo anno vengano anticipate. Dopodiché vedremo che risposta daranno le urne. Ma con l’aria che tira credo che le cose non possano che peggiorare”, si mostra pessimista i consigliere comunale di Fratelli d’Italia a Milano.

“Per quanto riguarda invece le bollette, dobbiamo fare il mea culpa perché abbiamo votato per due volte contro il nucleare. – cambia poi argomento Feltri parlando di crisi energetica – E quindi non abbiamo un’energia alternativa al gas. Il gas poi non siamo capaci di estrarlo dai nostri mari. Per cui è ovvio che le bollette continuino a crescere. È colpa nostra. Dobbiamo recitare il mea culpa e darci dei cretini. E non saremmo mai stanchi di darci dei cretini. Perché i risultati adesso sono sotto gli occhi di tutti”, conclude.

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