L’ipotesi di nuovi lockdown non piace nemmeno al premier Giuseppe Conte, che nel punto stampa organizzato a Taranto dopo un incontro sul futuro dell’Ilva ha dichiarato: “Mi sento di escludere una nuova chiusura totale, lo diciamo a ragion veduta”. “Abbiamo lavorato proprio per prevenire un nuovo lockdown generalizzato. Nel frattempo – sottolinea il presidente del Consiglio – abbiamo rafforzato le strutture ospedaliere, la risposta del sistema sanitario. Siamo molto avanti, facciamo un numero di test impressionante”.
“Addirittura – ha aggiunto Conte – con l’ultima circolare del ministero della Salute potremo ridurre anche la quarantena dai 14 giorni iniziali. Abbiamo anche la possibilità di introdurre nuovi test, ancora più rapidi”. Il premier ha poi aggiunto: “Insomma, abbiamo adottato una serie di misure ed abbiamo un sistema di monitoraggio molto sofisticato. Se proprio questa curva dovesse continuare a risalire – anticipa Conte – prevedo qualche cosiddetto lockdown molto circoscritto territorialmente. Ma non siamo più nella condizione di intervenire in modo generalizzato sul territorio nazionale o su ampie aree del territorio”.
Il premier poi conferma l’intenzione di varare stasera il nuovo Dpcm. “Sto tornando a Roma, c’è una riunione con le regioni, vorremmo varare stasera le misure antiCovid” ha detto nel corso di un punto stampa al di fuori della Prefettura. E proprio sulla questione dello stabilimento ex Ilva, Conte ha avuto un tesissimo scambio di battute con alcuni giornalisti che gli chiedevano conto della situazione.
“Stiamo lavorando coinvolgendo la parte pubblica che è Invitalia – dice Conte – per perseguire obiettivi che ci eravamo preposti: chiudere un polo siderurgico in italia è un problema di sistema, vogliamo agevolare riconversione verde utilizzando anche il Recovery fund e intendiamo salvaguardare occupazione”. Tra le soluzione in campo sullo stabilimento ex Ilva anche quella di un grande acquario.
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