Michela Vittoria Brambilla è da sempre considerata la paladina dei diritti degli animali in Parlamento. La deputata di Forza Italia, ex ministro del Turismo nel IV governo Berlusconi, tra le altre sue iniziative, decide di presentare una proposta di legge sui diritti dei maiali. La proposta risale a qualche tempo fa, ma il tema fa ancora discutere, vista anche la situazione di emergenza pandemica in cui versa ancora il Paese. A ritirare fuori la vicenda è il sito TPI (The Post Internazionale) che sottolinea l’impegno della Brambilla in favore di maiali, scrofe e porcellini.
“Oggi presento una proposta di legge per migliorare la protezione dei suini in allevamento, promuovendo una cultura veg. Bisogna eliminare le gabbie per le scrofe in allattamento ed evitare inutili sofferenze”. Così dichiarava Michela Vittoria Brambilla il 4 dicembre del 2019, mentre portava a spasso in piazza Monte Citorio il piccolo Dior, un maiale che allora aveva circa un anno.
Fino ad oggi però la sua proposta di legge non ha trovato sponde in Parlamento. Ma a rilanciare lo ‘scottante’ tema della salute dei maiali ci pensa Tpi. Michela Vittoria Brambilla, si legge, ha tutte le intenzioni di sfatare “quel luogo comune che si tratti di animali sporchi. Per questo la deputata berlusconiana propone di non veder mai più maialini nati in gabbia e scrofe in gravidanza o che allattano dietro le sbarre, visto che soffrirebbero troppo. A volte, spiega la Brambilla, smettono addirittura di fare i loro bisogni.
Insomma, secondo Michela Vittoria Brambilla, prima e dopo il parto, le scrofe devono poter stare n un ambiente pulito. Ma non basta, perché tutti i maiali in generale devono essere tenuti “in una zona confortevole”. Per la deputata forzista bisogna al più presto porre “un argine alla sofferenza di milioni di suini”, impedendo la castrazione chirurgica e aumentando le ispezioni negli allevamenti. I veterinari, inoltre, potranno effettuare operazioni come il taglio della coda e la stroncatura dei denti solo “sotto anestesia e con somministrazione prolungata di analgesici”. Multe di migliaia di euro, infine, per i trasgressori.
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