Un Alessandro Orsini più in forma che mai quello che si presenta in collegamento con lo studio di Cartabianca. Il professore della Luiss, nonostante le polemiche degli scorsi giorni, decide di alzare ulteriormente il tiro contro il governo Draghi e tutti coloro i quali sostengono la necessità di inviare sempre più armi in Ucraina. Secondo Orsini, in caso di attacco della Russia ad un Paese Nato, l’Italia dovrebbe dichiarare subito la sua neutralità e avviare il procedimento per uscire dall’Alleanza Atlantica.
“Se davvero la Russia dovesse colpire un paese della Nato, l’Italia dovrebbe dichiarare la neutralità. E, se le circostanze internazionali costringessero a tanto, dovrebbe avviare il processo di fuoriuscita dalla Nato”. Questa la proposta di Orsini che sta facendo molto discutere. Diversi commentatori considerano infatti quasi una sorta di “tradimento” nei confronti dell’Alleanza atlantica quanto proposto dal professore della Luiss.
“Noi italiani non possiamo seguire questi pazzi scriteriati. – alza ulteriormente il tiro Orsini – Oggi siamo di fronte alla ribellione delle élite nei confronti delle masse e perseguono interessi contrari a quelli delle masse. Ha ragione il Papa, siamo in mano ad un gruppo di pazzi. Io disprezzo Putin, come disprezzo anche Biden e Johnson. Stanno combattendo una guerra sulla pelle degli ucraini e rischiano di portarci ad una guerra mondiale”.
“Se paragoniamo la resistenza ucraina a quella dei partigiani in Italia, servono motivazioni molto forti affinché io non debba paragonare ai partigiani anche quello che hanno fatti i talebani contro gli Stati Uniti. – Spiega ancora Alessandro Orsini – Se il principio è che tutti coloro che resistono rispetto ad un invasore straniero sono come i partigiani italiani, allora anche i talebani che resistevano all’invasione americana sono come i partigiani”, conclude con l’ennesima provocazione.
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