Miriam Ciobanu era una studentessa di 23 anni che ha perso tragicamente la vita nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre, investita da un’auto guidata da un ragazzo ubriaco mentre camminava a piedi, di notte, lungo la carreggiata. L’incidente è avvenuto in via Vittorio Veneto, a Paderno del Grappa, in provincia di Treviso. Rabbia, tensione e dolore prima e durante i funerali della ragazza. I suoi genitori sono disperati e non sanno darsi pace.
Ad investire Miriam Ciobanu è stato un suo coetaneo, Alessandro Giovanardi di San Zenone, messosi alla guida di un’Audi mentre era ancora sotto effetto dell’alcol. Sono state circa 500 le persone che hanno voluto rendere l’ultimo omaggio alla ragazza durante il funerale svoltosi nella località di Fonte domenica scorsa.
“Sei bella Miriam. – queste le parole del parroco, don Gabriele Fregonese, durante l’omelia – Bella nella tua giovinezza, nei tuoi occhi intensi e profondi, bella nel tuo nome. Miriam avvolta nel dolore per questo incomprensibile distacco e dolore. Proprio oggi vogliamo parlare di bellezza per salutarti nel migliore dei modi, bellezza che possa dare un senso a quello che un senso non ha. La tua partenza è un dolore troppo grande per essere trascurato. La vita è troppo breve per farci travolgere dall’odio e dal dolore, amiamoci gli uni con gli altri”.
Alla cerimonia funebre era presente anche Tommaso Di Bello, il fidanzato di Miriam Ciobanu con il quale la ragazza aveva litigato, decidendo poi di incamminarsi a piedi verso casa su quella maledetta strada. “Per rispetto non avresti dovuto neanche presentarti”, così la madre di Miriam si è rivolta al ragazzo. Intanto il responsabile della sua morte, trovato positivo ad alcol e droga, si trova già agli a casa, con obbligo di dimora e divieto di uscire dopo le 20. Circostanza che induce il padre di Miriam, Giovanni Ciobanu, a chiedersi “perché l’investitore di mia figlia è già libero? Miriam è morta, lui se la spassa”.
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