Giancarlo Giorgetti ha già vinto la propria battaglia personale contro Matteo Salvini, leader di una Lega sempre più spaccata in due, con un’ala governista da una parte e un’altra rimasta invece fedele alla figura dell’attuale segretario: il Capitano, infatti, ha dato la propria disponibilità a indire il congresso nazionale del partito entro un anno. Un prezzo da pagare per tenere unita una formazione che rischia, altrimenti, di sfaldarsi.
Come rivelato da Tpi, infatti, Salvini ha accettato in cambio di una “pax interna”, una garanzia di coesione dopo le tante polemiche che hanno segnato lo spostamento del partito sempre più verso la causa del premier Mario Draghi e sempre più lontano, invece, dalla politica aggressiva di Salvini. Con tanto di road map già scandita.
Non è scontato, tra l’altro, che il processo verso il congresso nazionale possa addirittura subire un’accelerazione se i risultati delle comunali dovessero essere del tutto insoddisfacenti. In quel caso, la bocciatura per Salvini e la sua linea sarebbe evidente.
In molti, secondo Tpi, si aspettano non a caso un cambio di rotta dopo i risultati della tornata elettorale. Poi, pandemia permettendo, “sarà dato il via alla stagione dei congressi locali della Lega che dovrebbe essere avviata tra fine ottobre e inizio novembre”. Prima, le assemblee cittadine e provinciali che eleggeranno i rispettivi coordinatori.
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