Il mondo è sull’orlo di un Armageddon nucleare. A fare questa drammatica dichiarazione è stato il presidente americano Joe Biden. Per questo motivo la sua rivelazione risulta ancora più credibile. Durante un comizio tenuto a New York, Biden non usa mezzi termini per avvertire l’umanità che il presidente russo Vladimir Putin stavolta non sta bluffando e potrebbe davvero ricorrere alla soluzione finale nucleare se messo con le spalle al muro in Ucraina.
“Per la prima volta dai tempi di Kennedy della crisi dei missili a Cuba nel 1962 c’è la minaccia di un Armageddon nucleare”, queste le preoccupanti dichiarazioni rilasciate da Biden durante un evento elettorale a New York in vista delle elezioni di Midterm. “Putin non scherza quando parla del possibile uso di armi nucleari, chimiche o biologiche, perché il suo esercito è in difficoltà”, avverte l’inquilino della Casa Bianca.
Poco dopo, ospite nella residenza di James Murdoch, uno dei figli del magnate dei media Ruperth, il presidente degli Stati Uniti aggiunge che questa drammatica situazione che sta vivendo il mondo “è colpa di una persona che io conosco abbastanza bene, il suo nome è Vladimir Putin. Ci ho passato un po’ di tempo assieme”. Dopo questa battuta, però, Biden cambia registro e apre uno spiraglio di trattativa: “Dobbiamo capire quale può essere una via d’uscita per lui in un momento in cui rischia di perdere la faccia e il potere interno”.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky annuncia che dal primo di ottobre oltre 500 chilometri quadrati di territorio sono stati riconquistati nella regione di Kherson. “Verrà sicuramente il giorno in cui riferiremo anche dei successi militari nella regione di Zaporizhzhia, in quelle aree che sono ancora controllate dai russi. – promette Zelensky – Verrà il giorno in cui parleremo anche della liberazione della Crimea. Questa prospettiva è ovvia”.
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