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Ucraina, Orsini: “Si sta verificando per filo e per segno quello che avevo previsto”

Alessandro Orsini torna ospite di Non è l’Arena e decide di togliersi diversi sassolini dalla scarpa. Per prima cosa annuncia di voler fare causa al Corriere della Sera per l’articolo sui presunti putiniani d’Italia in cui è presente anche il suo nome. Poi, incalzato dalle domande del conduttore Massimo Giletti, ricorda di aver previsto “per filo e per segno” già dal 24 febbraio, giorno dello scoppio della guerra, quello che si sta verificando in Ucraina.

Alessandro Orsini a Non è l’Arena

Massimo Giletti domanda al suo ospite un’opinione su come i russi considerino il loro intervento armato in Ucraina, considerata in pratica parte della Federazione russa. “I russi la vedono in parte così. – replica Orsini – Nel senso che la sua rappresentazione è corretta ma parziale. Manca un altro pezzo. Quello che la Russia dice è che ‘l’Ucraina è casa nostra’, così come gli Usa considerano casa loro l’Italia e tanti altri Paesi. ‘Ci sta anche bene che voi abbiate rapporti con l’Ucraina, ma quello che non va bene è la Nato’”, il professore interpreta il pensiero dei russi.

“Infatti la Russia ha invaso la Georgia nell’agosto del 2008 perché la Nato voleva inglobarla. – prosegue nella sua analisi Orsini – Poi ha invaso la Crimea nel 2014 per paura che cadesse sotto il controllo della Nato. Adesso invade l’Ucraina perché ha lo stesso timore. Ricordo che l’ex presidente ucraino Poroschenko ha avuto la brillante idea di inserire nella Costituzione l’obiettivo dell’ingresso nella Nato. Certo che condanniamo l’invasione russa con tutta la nostra forza”.

“Io non so quali siano gli obiettivi del governo Draghi. Ma i miei sono sono tre. – spiega Alessandro Orsini – Il primo è di salvaguardare un pezzo di Ucraina democratica, salvando anche il governo Zelensky. Il secondo è proteggere la vita dei civili ucraini. Il terzo obiettivo è tutelare gli interessi nazionali dell’Italia. E gli interessi degli italiani coincidono perfettamente con quelli degli ucraini: fermare questa guerra. Sta accadendo che si sta verificando per filo e per segno quello che avevo previsto il 24 febbraio. Avevo detto che Putin avrebbe devastato l’Ucraina. Noi rimarremo a guardare. A un certo punto circonderà il Donbass, massacrerà tutti i soldati ucraini e si prenderà con la forza ciò che noi potremmo concedergli attraverso una trattativa. Chi mi attacca in queste ore vuole nascondere questa realtà: quello che avevo previsto si è verificato per filo e per segno”, conclude.

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