La notizia non è ancora ufficiale, in attesa della votazione di Palazzo Madama. Ma la maggioranza di centrodestra ha trovato l’accordo sui nomi dei presidente delle due Camere. Ignazio La Russa occuperà la poltrona del Senato in quota Fratelli d’Italia. Mentre la presidenza di Montecitorio andrà al leghista Riccardo Molinari. Ancora in alto mare invece la squadra dei ministri che la premier incaricata Giorgia Meloni presenterà nei prossimi giorni. Intanto montano le proteste contro la presidenza di La Russa al Senato.
A far sussultare i social network è un post pubblicato su Twitter da Alessandro Zan. Il deputato del Pd è noto per essere stato il primo firmatario della legge sui diritti e contro la violenza sui membri della comunità lgbtq, che porta appunto il suo nome, bocciata proprio a Palazzo Madama qualche mese fa. Ebbene, a Zan non va proprio giù la nomina di La Russa, considerato ancora troppo legato al suo passato fascista.
“Non ci può essere spazio ai vertici delle istituzioni democratiche per chi dorme insieme ai busti di Mussolini”, twitta Alessandro Zan facendo un chiaro riferimento ad Ignazio La Russa. Stanno infatti facendo il giro del web le immagini di un servizio televisivo di qualche anno fa in cui il fedelissimo della Meloni mostra l’interno della sua abitazione ai giornalisti, compresi diversi cimeli di epoca fascista.
Una scena che spinge Zan a sfogarsi contro il prossimo presidente del Senato. “C’è chi dorme coi busti e chi con i bellimbusti”, ironizza però un commentatore facendo riferimento alle preferenze sessuali del deputato Dem. “Scusi se è diventato residente della Repubblica uno che prima è stato fascista poi comunista con Patria in Urss e che approvava l’invasione dei carri armati sovietici in Ungheria”, gli fa notare un altro parlando di Giorgio Napolitano. Ma le reazioni al post di Zan, per la maggior parte negative, sono migliaia.
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