L’Occidente non trama per abbattere Zelensky, anzi la Nato e le autorità occidentali dovranno mobilitarsi per sostenere militarmente l’Ucraina.
Importanti le reazioni di Stoltenberg, segretario della Nato, alle affermazioni del portavoce del Cremliono, Dmitri Peskov.
La Russia desidererebbe nn “cambio di regime” a Kiev, “non l’obiettivo dell’operazione speciale” della Russia. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, alla stampa ribadendo che Mosca “raggiungerà i suoi obiettivi” militari.
“La Russia vuole raggiungere i suoi obiettivi, e li raggiungerà”. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in merito all’operazione militare in Ucraina, rispondendo al presidente Volodymyr Zelensky che ha accusato Mosca di non volere negoziare con Kiev e di essere invece intenzionata ad ottenere solo una pausa nelle ostilità.
“Non posso parlare per il ministero della Difesa, ma al Cremlino non ci sono discussioni su una possibile nuova mobilitazione parziale”, ha concluso Peskov.
Dichiarazioni che non hanno tranquillizzato gli uditori internazionali: “Ci dobbiamo preparare a una guerra di lungo corso”, ha commentato il segretario della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento all’assemblea parlamentare dell’Alleanza a Madrid.
“Non possiamo permettere a Putin di vincere, bisogna continuare il sostegno a Kiev. I fallimenti russi sul terreno non hanno cambiato la convinzione di Mosca di vincere”, ha aggiunto l’ex premier norvegese e segretario Nato: “non bisogna sottovalutare le capacità militari della Russia”.
“Se vogliamo una soluzione politica pacifica al conflitto dobbiamo fornire maggiore aiuto militare all’Ucraina”, conclude Jens Stoltenberg, nel suo intervento all’assemblea parlamentare dell’Alleanza a Madrid. “Perché se Putin smette di combattere avremo la pace. Se Zelensky e gli ucraini smettono di combattere, smetterà di esistere l’Ucraina come Paese democratico”.