La Russia porta la guerra nel Mediterraneo, con una concentrazione di navi della flotta del Cremlino mai vista neanche durante la Guerra Fredda. Lo svela il Capo di Stato maggiore della Marina militare italiana, Enrico Credendino, in audizione alla Commissione Difesa della Camera. Leggi anche >>>>> Hacker russi attaccano l’Italia
“Gli effetti immediati sulla nostra sicurezza della guerra in Ucraina si sono riverberati ancora una volta sul mare e sono l’aumento impressionante dei numeri della flotta russa nel Mediterraneo e nel Mar Nero a un livello che non si vedeva nemmeno ai tempi della guerra fredda – afferma -. Il numero di navi russe nel Mediterraneo è aumentato, un numero alto che non è una minaccia diretta al territorio nazionale ma aumenta tantissimo la tensione. I russi hanno un atteggiamento aggressivo che non era usuale nel Mediterraneo e prima era evidente solo nel Baltico. Il rischio di incidente è possibile e quando c’è un incidente di questa natura non si sa mai dove si può andare a finire”. La Russia porta, dunque, la guerra nel Mediterraneo. Leggi anche >>>>>>>Ucraina, Wagner a Putin: “Dateci munizioni”
L’allarme è, dunque, ai livelli massimi. Anche a fronte delle dichiarazioni del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg sulla possibilità che la Cina fornisca a Mosca armi per rafforzare l’offensiva di Putin in Ucraina. Stoltenberg fa appello a Pechino perché “desista dai suoi piani”. Piano che, appoggiando una guerra illegale, costituirebbero una violazione del diritto internazionale. “Ci sono alcuni segnali che fanno pensare che i cinesi stiano progettando di farlo – dichiara -. Gli alleati Nato e gli Usa li hanno messi in guardia, questo non dovrebbe accadere. La Cina non dovrebbe appoggiare la guerra illegale della Russia: un sostegno diretto a Mosca nel suo sforzo bellico equivarrebbe a una violazione della Carta delle nazioni Unite, del diritto internazionale”. Leggi anche>>>>>>>Salvini e Berlusconi gelano la Meloni: “Niente jet all’Ucraina”