Il mondo del rap si è svegliato con una triste notizia: la scomparsa di Nico ‘Walino’ Antonacci, rapper 42enne noto per la sua capacità di raccontare la città di Bari, le sue periferie e le sue generazioni attraverso le sue intense interpretazioni musicali.
Antonacci, tra i fondatori del famoso gruppo “Bari Jungle Brothers”, è stato un’importante figura della scena underground della città. Con il suo lavoro artistico, ha collaborato con artisti di rilievo come Clementino, che ha espresso il suo dolore per la perdita di Antonacci attraverso un toccante post sui social.
«Buon viaggio vita mia – scrive Clementino – mi mancherai fratellino mio, non riesco nemmeno a scrivere un messaggio decente, ci siamo svegliati stamattina tutti con questa brutta notizia. Hai combattuto come un leone fino alla fine. Che la terra ti sia lieve».
Il decesso di Antonacci è stato causato da una malattia che lo ha afflitto per lungo tempo e che si è aggravata negli ultimi mesi. La notizia della sua morte è stata accolta con grande tristezza sui social, dove sono molti i messaggi di coloro che lo hanno conosciuto e apprezzato sia dal punto di vista umano che professionale.
In mezzo a tutti i tributi che stanno affluendo, risalta quello della sua compagna: «Ti dico solo Grazie per l’AMORE che abbiamo vissuto fino all’ultimo secondo! Auguro ad ogni persona di vivere un amore così puro! Come si fa a non amarti, come sempre ti dicevo “SEI SPECIALE”».
La morte di Antonacci lascia un vuoto incolmabile nel panorama musicale di Bari e in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e apprezzare la sua musica. L’artista, con il suo stile unico, ha saputo raccontare la sua città e le sue generazioni, lasciando un segno indelebile nella storia della musica rap italiana.