Alessandro Di Battista è uno degli ospiti principali della prima puntata stagionale di Dimartedì. L’ex esponente del M5S decide di togliersi diversi sassolini dalla scarpa. Per prima cosa se la prende con il suo ex amico e compagno di Movimento Luigi Di Maio. Poi sposta il suo mirino verso il segretario del Pd Enrico Letta. E infine punta dritto contro Giorgia Meloni, favorita nella corsa elettorale, facendo anche una scottante rivelazione.
“Mi meraviglio che un uomo come lei abbia deciso di suicidarsi politicamente con Di Maio. – Di Battista bacchetta così il suo interlocutore Bruno Tabacci – Avete compiuto una scelta sbagliata. Di Maio per me è il principale responsabile della caduta del governo Draghi. Anche se a me questo non è dispiaciuto essendo sempre stato un avversario di quel governo”.
“Se Di Maio non avesse fatto quella scemenza, quella scissione, ipotizzando che così sarebbe durata di più la legislatura, e promettendo chissà che cosa a quei 60 parlamentari che gli hanno creduto, oggi ci sarebbe ancora il governo Draghi perché il Movimento non si sarebbe liberato di una zavorra”, affonda ancora il colpo Di Battista contro il suo ex amico Di Maio.
“Le fa più paura Draghi o la Meloni?”, gli domanda allora a bruciapelo Floris. “Secondo me la Meloni oggi è la politica più draghiana che c’è in Italia. – replica deciso il suo ospite – Dice le stesse cose di Draghi in materia di politica estera. Forse perché si vuole accreditare nei salotti buoni di Washington o di Bruxelles. O banalmente perché ha stretto legittimamente un accordo politico con Draghi sul futuro inquilino del Colle. O forse banalmente perché è molto meno incendiaria, radicale e post fascista di quello che dice Enrico Letta che è il principale alleato della Meloni e di Conte perché ogni volta che parla gli fa avere voti”, conclude Di Battista.
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