Inatteso sfogo di Susanna Tamaro contro il green pass. La scrittrice scrive sul Corriere della Sera una lunga lettera aperta indirizzata al presidente del Consiglio Mario Draghi. La Tamaro racconta la sua infelice esperienza con il certificato verde e poi punta direttamente il dito contro le scelte del governo. Secondo lei, infatti, “ormai stiamo sfiorando il ridicolo” e, visto che “prima o poi moriremo tutti”, è venuto il momento di eliminare le restrizioni contro il Covid.
“Gentile presidente Draghi, mi dispiace rubarle un po’ del suo tempo prezioso. Credo che il nostro Paese abbia bisogno di una riflessione seria e non partigiana su quello che è successo e su quello che sta ancora succedendo”. Comincia così la lettera di Susanna Tamaro al premier. La Tamaro racconta la sua recente esperienza vissuta in montagna, dove non ha potuto acquistare un paio di scarponcini perché il suo green pass era scaduto da un giorno. Insomma, una vacanza che per lei si è trasformata in un “esilio civile”, visto che non poteva fare praticamente niente senza il certificato verde.
“Niente caffè al bar, nessun conforto in una baita, non ho potuto neppure comprare dei francobolli alla posta. Il mio crimine? Essermi fidata di quello che mi aveva garantito lo Stato, vale a dire che le persone vaccinate dopo agosto 2021 sarebbero state coperte per nove mesi”, protesta Susanna Tamaro. “Se cammino in perfetta solitudine in un bosco è impossibile che mi contagi. Mentre se entro in un locale affollato con l’aria viziata è molto probabile che mi ammali, soprattutto se il mio sistema immunitario è debole. Questa è la realtà fisica”, protesta la scrittrice.
“Il virus non è più un virus bensì un’incarnazione del demonio. E questa incarnazione porta come conseguenza la necessità di un capro espiatorio, il no vax, e la divinizzazione del suo antagonista, il vaccino. La scienza però ci dice che, vaccinati e non vaccinati, ci scambiamo comunque tutti allegramente il contagio. In quest’ottica risulta anche difficile capire l’attribuzione taumaturgica del green pass”, si sfoga ancora Susanna Tamaro.
“Noi abbiamo le forze dell’ordine costrette a entrare nei parrucchieri di paese per chiedere il green pass alle anziane clienti che si fanno la permanente. Non stiamo sfiorando il ridicolo?”, accusa. “Tana libera tutti? – si rivolge infine a Draghi – Ecco, forse il nostro amato Paese ha bisogno proprio di questo, di lasciare alle spalle il dolore, la paura, l’impotenza, gli ossessivi controlli polizieschi. La pandemia è alle spalle e continuare a ipotizzare catastrofi future è, da tutti i punti di vista, una follia. Comunque una profezia la posso fare anch’io. Prima o poi moriremo tutti. Intanto però sarebbe bello che potessimo riprendere a vivere”, conclude.
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