Per Matteo Salvini la scuola italiana avrebbe bisogno di una riforma strutturale, urgente. Che vada in una direzione ben precisa, quella dell’abolizione delle scuole medie. E della revisione del periodo di vacanze concesse agli alunni. Durante un incontro a Capriano Briosco in provincia di Monza, l’ex ministro dell’Interno ha infatti parlato del tema definendo un “buco” il periodo di scuola media previsto dal nostro ordinamento.
“Lavoriamo per eliminare questi 3 anni della scuola media – ha spiegato il leader del Carroccio – nessun Paese europeo ha questi tre anni di parcheggio”. Per il numero uno della Lega andrebbe anche rivisto il periodo di vacanze estive, visto che l’attuale sistema è giudicato come un unicum italiano. Temi che in realtà non sono del tutto nuovi, dato che già in passato l’ex ministro dell’Interno aveva evidenziato quelle che a suo dire erano delle criticità sottolineando anche come la pausa estiva era, a suo dire, troppo lunga, trasformandosi in un peso per le famiglie.A rispondere a Salvini è stata la sottosegretaria M5s all’Istruzione Lucia Azzolina, che in un video su Facebook ha puntato il dito contro quello che un tempo era l’alleato di governo dei grillini: “Ahimé, Salvini non perde occasione per tacere. Allora, Salvini, partiamo dalle basi: non esiste più la scuola media, si parla di istruzione secondaria di primo grado. La scuola media, come la chiami tu, non è un parcheggio perché ci lavorano docenti, personale Ata, dirigenti scolastici ed è frequentata dai nostri studenti e non si può pensare che tutte le scuole medie d’Italia siano un parcheggio”. La sottosegretaria ha poi continuato dicendo: “Ho sempre odiato la politica per slogan e ho provato sempre un certo imbarazzo rispetto a quei politici che di scuola non sanno nulla. Non solo perché non ci hanno mai lavorato ma perché a stento l’hanno frequentata e si permettono poi di dire queste cose del tutto errate. Sulla scuola non si può parlare per slogan, è una cosa seria”. Sulle vacanze: “Non si capisce se il riferimento sia agli studenti o ai docenti. Nella scuola media lavorano docenti, Ata e personale scolastico che meritano rispetto”.
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