Ancora una rivoluzione in questa collezione calcistica estate-autunno 2018 che continua a regalare caos, sterzate e improvvise retromarce. Con buona pace dei tifosi che faticano ormai a capirci qualcosa. L’ultima, clamorosa decisione intorno al discusso campionato di Serie B arriva dal Tar del Lazio, organismo che dovrà pronunciarsi a marzo nel merito del ricorso presentato da Ternana e Pro Vercelli contro il format a 19 squadre. Nel frattempo, infatti, il Tribunale amministrativo ha accolto le istanze cautelari dei due club e sospeso l’efficacia di tutti i provvedimenti che le stesse squadre avevano impugnato. Bacchettando l’ex commissario Fabbricini per essere andato oltre i suoi legittimi poteri nel decidere, senza una vera e propria riforma, di rivoluzionare il campionato e il numero di squadre al via.
Si torna dunque al vecchio sistema, quello che vuole la Serie B a 22? Quasi sicuramente sì. Perché è vero che, formalmente, il collegio presieduto da Germana Panzironi ha rispedito la questione alla Figc. Ma è altrettanto vero che le critiche all’operato di Fabbricini tracciano un solco netto dal quale, qualora dovesse tornare a riunirsi, il Tribunale federale difficilmente si distanzierebbe. Ecco, allora, che il nuovo presidente Gravina deciderà con tutta probabilità di rompere gli indugi e, senza lasciar passare altro prezioso tempo, procederà subito alla riorganizzazione della Serie B a 22 squadre.
Tre gli spazi ancora da riempire nello scacchiere, quindi, per dare finalmente il via a un campionato degno di essere chiamato con questo nome. Con tutta probabilità a salire nella serie cadetta saranno le stesse Pro Vercelli e Ternana, che hanno presentato il ricorso, e quell’Entella che aveva già vinto da due mesi la sua personale battaglia senza però mai essere riammessa da Fabbricini. Alla lista di pretendenti vanno però aggiunte Novara e Robur Siena, decise a loro volta a lottare fino all’ultimo. La Lega Pro, appena appreso della decisione del Tar, ha bloccato le gare di Siena, Novara, Ternana e Pro Vercelli previste per stasera. Uno stop in attesa di una riorganizzazione dei campionati che però, considerando le partite già giocate in queste settimane, non può che apparire grottesco come d’altronde tutta questa folle storia.
Serie B, scandalo partite truccate: implicata la mafia