Anche il mondo dello sport diventa suo malgrado protagonista della guerra in Ucraina. In queste ore sta nuovamente facendo notizia il tennista Novak Djokovic che, sui social, ha promesso aiuto di qualsiasi tipo al suo ex collega ucraino Sergiy Stakhovsky, partito per il fronte per combattere contro i russi. Di tutt’altro tenore le reazioni social all’iniziativa del ginnasta russo Ivan Kuliak il quale, durante una premiazione di una gara di Coppa del mondo, ha mostrato sulla tuta la ‘Z’ dei carri armati russi. Contro di lui probabilmente non arriveranno sanzioni, visto che nelle prossime ore anche le gare di ginnastica a livello mondiale verranno vietate agli atleti russi e bielorussi.
“Sto pensando a te. Spero che tutto si calmi presto. Dimmi dove posso mandarti aiuto…aiuto finanziario o qualsiasi altro tipo di aiuto”. È questo il messaggio inviato su Whatsapp da Djokovic a Stakhovsky che ha suscitato una miriade di reazioni favorevoli all’iniziativa del tennista ex numero uno del mondo. Di Djokivic si torna così a parlare in modo positivo, dopo mesi in cui il campione serbo è rimasto sotto le luci dei riflettori per la decisione di non vaccinarsi contro il Covid. Scelta che gli è costata l’espulsione dall’Australia, con relativa esclusione dall’Australian Open.
La rivalutazione mediatica di Djokovic segue un percorso esattamente opposto a quello intrapreso da Ivan Kuliak, Il giovane ginnasta russo, come appena accennato, è salito sul podio di Doha in Qatar, dove si è classificato terzo in una gara di Coppa del mondo, sfoggiando sulla tuta una ‘Z’ molto simile a quella dipinta sui carri armati russi.
Una iniziativa che è stata interpretata come una provocazione. Ancor più grave è che Kuliak in quel momento si trovasse sul podio a fianco del collega ucraino Illia Kovtun, vincitore della gara. Il suo gesto ora potrebbe essere considerato una violazione del Codice di condotta della Fig. Ma, prima di qualsiasi azione disciplinare, a impedirgli di gareggiare sarà il divieto in vigore da oggi di partecipare a gare internazionali per tutti gli atleti o i giudici di nazionalità russa e bielorussa.
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