A dispetto di scontri e disaccordi, il governo Meloni ha deciso di varare la versione 2024 della social card “Dedicata a Te“. Un provvedimento mirato a sostenere le famiglie meno abbienti, soprattutto quelle con figli a carico, in un momento di crescente incertezza economica. Questa nuova edizione della social card prevede un aumento dell’importo, passando dai 460 euro dell’anno precedente a 500 euro. Tuttavia, i fondi non saranno disponibili prima di settembre, suscitando inevitabili polemiche sul tempismo dell’annuncio, soprattutto a pochi giorni dalle elezioni.
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Il ministro Lollobrigida presenta la social card
Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, insieme ai suoi colleghi di governo, ha presentato il decreto interministeriale che sblocca l’erogazione della card. Una mossa che, se da un lato mira a fornire un sostegno concreto alle famiglie in difficoltà, dall’altro non manca di sollevare dubbi sulle reali intenzioni politiche dietro tale decisione così vicina alle elezioni. Per beneficiare della social card, le famiglie devono rientrare in determinati requisiti: essere residenti in Italia, con un Isee non superiore a 15mila euro e non essere titolari di altre misure di sostegno al reddito. Esclusi sono anche coloro che percepiscono indennità di disoccupazione o altre forme di sussidio economico. Ma come funziona concretamente questa iniziativa? Il contributo verrà erogato tramite carte elettroniche di pagamento, fornite da Poste Italiane, previa trasmissione dei dati da parte dell’Inps e dei comuni. Le famiglie avranno il compito di utilizzare interamente le somme accreditate entro il 28 febbraio 2025, altrimenti perderanno il beneficio.
Il nodo sull’accordo con la grande distribuzione agli sconti
Tuttavia, resta ancora da definire il discorso degli sconti sugli acquisti. Nonostante le trattative con le associazioni del commercio e della grande distribuzione, non è stato ancora raggiunto un accordo per garantire uno sconto del 15% ai possessori della social card. Si parla di una possibile convenzione con singoli esercizi commerciali, ma i dettagli dovranno essere definiti in seguito.
Nonostante le incertezze e le resistenze delle scorse settimane, sembra che le associazioni del commercio siano intenzionate a supportare l’iniziativa, seppur con modalità ancora da precisare. Resta da vedere se questa social card riuscirà davvero a dare un sollievo alle famiglie italiane in difficoltà economica, o se si rivelerà solo una mossa politica in vista delle elezioni imminenti.