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La società dei malati di selfie: rovinano rarissimi fiori del deserto per una foto da postare sui social (VIDEO)

Telefonini e social hanno ormai causato seri danni alla psiche e al buon senso delle persone. Non possiamo più negarlo: in questa follia siamo coinvolti tutti, chi più chi meno, anche senza accorgercene. Tuttavia, ciò che è accaduto recentemente nel deserto cileno di Atacama è davvero imperdonabile.

In seguito alle piogge torrenziali portate da El Nino in una zona notoriamente arida, e alle alte temperature che ne sono seguite, il deserto di Atacama ha visto la fioritura di rarissimi fiori del deserto. Questo fenomeno, che si verifica solo ogni due anni, se va bene, e mai in questa stagione, ha creato una spettacolare distesa di petali lilla che ha coperto le sabbie dell’Atacama. Un evento unico e bellissimo che ha attirato numerosi curiosi e turisti.

Purtroppo, alcuni di questi turisti, pur di scattarsi un selfie o girare un filmato di questo raro evento, non hanno esitato a calpestare i fragili germogli e i fiori già sbocciati. In particolare, ha suscitato grande riprovazione tra gli utenti dei social un filmato postato da diversi media argentini, in cui si vede una giovane turista calpestare i fiori appena spuntati. L’indignazione è aumentata quando la stessa donna ha risposto in maniera arrogante a chi la criticava.

Il comportamento di chi non rispetta la fioritura è estremamente grave. Oltre a compromettere la fragilissima flora desertica e danneggiare uno spettacolo unico, rischia di avere gravi conseguenze per la biodiversità dell’ambiente. I fiori sbocciati nel deserto, conosciuti come “zampa di guanaco” o “doquilla”, rappresentano un caso quasi unico. Grazie alle particolari condizioni atmosferiche, sono sbocciati in pieno inverno, fenomeno che, come spiegato da un esperto, non ha niente a che vedere con le tradizionali fioriture che solitamente avvengono in primavera.

Questa mancanza di rispetto e consapevolezza dimostra quanto sia necessario educare le persone al rispetto dell’ambiente e delle sue delicate bellezze. Solo così potremo sperare di preservare fenomeni naturali così straordinari per le generazioni future.