Una speranza c’è e, come spesso accade di questi tempi, è donna. Si chiama Mara Carfagna, la donna che ha avuto il coraggio di dire no alla discesa in piazza negli orrori salviniani, con Forza Italia che per paura di restare indietro rispetto al resto dell’opposizione ha scelto di abbracciare l’odio di strada, gli slogan feroci e populisti, la strategia di chi da mesi e mesi nutre gli italiani con la rabbia più esasperata invece di offrire loro soluzioni.
C’è un oceano a separare il mondo delle fake news, delle teorie cospiratorie, degli ammiccamenti ai Trump e ai Putin di turno, e quella donna che non si è piegata in nome del solo consenso elettorale. Una destra diversa, alternativa nel senso più genuino del termine, che non si vergogna a prendere sempre e comunque le distanze dai rigurgiti fascisti che continuano di tanto in tanto a fare capolino nella galassia sovranista, puntualmente giustificati dai leader di turno che ne minimizzano furbescamente il peso.
Arriverà il momento, probabilmente, in cui la Carfagna e chi la pensa come lei dovrà fare una scelta di campo ben più netta: provare a portare avanti la propria battaglia dentro la pericolante Forza Italia, in balia di onde che ora avvicinano e ora allontanano dal duo Salvini-Meloni, o allontanarsi definitivamente, dar vita a una nuova esperienza politica dichiaratamente allergica a sovranisti, neofascisti e populisti. Renzi, scrive il Fatto Quotidiano, l’ha già capito e la corteggia, tentando di portarla sul palco della Leopolda.
La Carfagna per ora da questo orecchio non vuole sentire, e dall’ex premier continua a tenersi a debita distanza. Ma con molti suoi colleghi azzurri ha ormai poco a che spartire. Non ci sono elezioni in vista, parlare di strategie e alleanze è prematuro. Intanto, però, è giusto elogiare la determinazione di chi non sacrifica i propri ideali sull’altare dei sondaggi. Una donna, ancora una volta, coraggiosissima.
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