Lungo faccia a faccia a Palazzo Chigi tra Mario Draghi e Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio e il leader del M5S discutono per circa un’ora e mezza di diversi argomenti. Piatto principale sul tavolo della discussione è naturalmente la legge di bilancio. Ma, al termine dell’incontro, Conte non manca di far sapere che il Movimento è favorevole alla proroga dello stato di emergenza. Un paio di battute al vetriolo anche su Matteo Salvini. Secondo l’ex premier, il leader leghista starebbe sbagliando sul reddito di cittadinanza. Inoltre, non si sarebbero ancora sentiti per parlare dell’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
“Ho rappresentato che il M5S si rimette sempre, come ha sempre fatto, alla valutazione degli esperti, del Cts. Però è chiaro che rispetto alla curva epidemiologica e a una variante che appare molto contagiosa, ci sembra necessario pervenire alla proroga dello stato di emergenza”, dichiara Conte ai giornalisti, preoccupato per l’andamento della pandemia in Italia. Anche il Pd ha già detto sì alla proroga, mentre la Lega fa ancora qualche distinguo.
Conte illustra le proposte del M5S al premier sulla manovra economica. Dall’estensione del Superbonus alla Tosap. Poi, replicando alla proposta di Salvini di investire una parte dei soldi destinati al reddito di cittadinanza per calmierare il caro bollette, il leader pentastellato attacca spiegando che “non si può operare una redistribuzione e quindi una politica sociale intervenendo per togliere ai poveri più poveri per redistribuirlo alle fasce medie o alle imprese. Non ha proprio senso. Non ha nessuna logica politica ed economica questa prospettiva”.
“Continueremo a lavorare anche sul rincaro delle bollette. Un rincaro che in parte è stato compensato da misure già stanziate. E dobbiamo continuare a lavorare non solo per le famiglie ma anche per le imprese che sono in forte difficoltà con questi costi aggiuntivi”, promette comunque Conte. Poi, sull’elezione del successore di Mattarella, “se mi ha chiamato Salvini per parlare di Quirinale? Non ancora. Ma voi sapete che io stesso ho auspicato un confronto con i leader. Ritengo assolutamente necessario poter affrontare il tema quando sarà il momento”.
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