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Travaglio attacca Di Maio: “Non ha elettori, ha la forma della poltrona”

Marco Travaglio non fa sconti a Luigi Di Maio. Il direttore del Fatto Quotidiano si schiera senza esitazioni dalla parte di Giuseppe Conte nello scontro interno al M5S. Ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo, il direttore del Fatto Quotidiano prima battibecca con il collega Stefano Zurlo. E poi si lascia andare ad un giudizio pesantissimo contro l’ex capo politico pentastellato.

Marco Travaglio e Luigi Di Maio

“Mi hai fatto una domanda e loro hanno risposto a un’altra. – polemizza Travaglio con la Gruber riferito agli altri ospiti – Tu mi hai chiesto se oggi Grillo sulla vicenda del tribunale di Napoli aveva sconfessato Conte. Qui si è parlato di Quirinale e di Casaleggio, di tutt’altra cosa. Io ti ho risposto sul punto. Poi, se si vuole buttarla in caciara, buttiamola pure in caciara”. Ma la conduttrice insiste nell’infilare il dito nella piaga dello scontro tra Conte e Di Maio che “tace, come stiamo constatando ormai da molte ore”.

“Quanto ci vorrà per chiudere questa vicenda? Tu hai parlato di 20 giorni”, la Gruber incalza ancora Travaglio. “Ma non ne ho parlato io, l’udienza di merito è fissata al primo marzo. A casa mia passano 20 giorni. – protesta il direttore del Fatto – I 5 Stelle possono benissimo votare domani e rifare le votazioni secondo le indicazioni, facendo votare anche gli iscritti degli ultimi sei mesi. Così Conte, invece del 92%, prende il 99%. Non è in discussione la sua leadership. Lo so che dà fastidio che Conte non sia stato ancora sterminato dalle campagne di stampa che gli hanno organizzato contro dal giorno in cui è diventato presidente del Consiglio”.

“Però le possono ripetere anche 80 volte le elezioni per il leader. – prosegue Travaglio – In questo momento c’è un’unica persona che le può vincere ed è Giuseppe Conte. A meno che non si rompa le scatole, non si stufi di stare da un anno senza stipendio, non riapra il suo studio legale e non ricominci a fatturare. Tutto quello che stiamo dicendo su Grillo e Di Maio non ha alcun senso. Di Maio non ha elettori, ha la forma della poltrona e così viene visto dagli elettori. In quel Movimento lì chi rassomiglia troppo all’establishment non piace. Magari piace a tutti quelli che stanno negli altri partiti”, conclude.

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