Una strana alleanza per sfidare Papa Francesco, il pontefice scomodo a entrambi. A Donald Trump e a Carlo Maria Viganò, l’arcivescovo che in passato aveva contribuito alle dimissioni di Benedetto XVI e che per questo si era guadagnato il soprannome, presso certa stampa, di “Sterminatore di Papi”. Il presidente Usa non a caso gli ha tributato un vero e proprio endorsement su Twitter, segno di una comunanza di intenti che vede nel comune mirino proprio Bergoglio.
Viganò aveva scritto una lettera a Trump pubblicata sul sito della destra cattolica americana Lifestitenews in cui metteva in guardia il presidente Usa, spiegando che la crisi sanitaria e e le rivolte per la morte di George Floyd fossero entrambe fasi dell’eterna lotta tra il bene e il male. Aggiungendo che alle prossime elezioni ci sarebbero forze pronte a sostenere “con convinzione” chi “
vuole la realizzazione degli scopi degli apparati e che gli atti di vandalismo e di violenza favoriranno chi vuole la dissoluzione ‘dell’ordine sociale’ per instaurare un ordine massonico universale”.Seguono passaggi in cui si parla di una frangia all’interno della Chiesa “contraria ai doveri verso Dio” e attacchi ai media mainstream. A rispondere è stato Padre Antonio Spadaro, direttore della Civiltà Cattolica e uno dei più ascoltati consiglieri di Francesco, che in un tweet ha scritto: “Lo schema teopolitico fondamentalista vuole instaurare il regno di una divinità qui e ora. E la divinità ovviamente è la proiezione ideale del potere politico”. Aggiungendo poi: “
Oggi il presidente Trump guida la lotta contro un’entità collettiva più ampia e generica dei ‘cattivi’. A volte i toni usati dai suoi sostenitori in alcune campagne assumono significati che potremmo definire epici”.Tra i precedenti che confermano il legame tra i due, la raccolta firme del
sito conservatore Lifesite (che ha pubblicato la nuova lettera di Viganò) per spingere l’arcivescovo di Washington Gregory a scusarsi con Trump, dopo aver bollato come “sconsiderate” le manipolazioni dei principi religiosi di cui il presidente Usa aveva dato sfoggio. Una strana alleanza che pare destinata a proseguire. Cementificata da un nemico comune: papa Francesco.
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